Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione concettuale sul tema dello street food. Se una volta era considerato cibo di scarsa qualità e per palati di poche pretese, perlopiù riservato al consumo da parte dei più giovani, oggi rappresenta una solida realtà. Il trend è in costante crescita e vanta moltissimo estimatori, con locali specializzati e l’impiego di grandi chef, sia in Italia che all’estero.
Secondo gli ultimi dati di Unioncamere, sono oltre 90 mila i locali italiani dediti allo street food e più di 20 mila gli operatori itineranti, tra standisti e food truck.
Di questi circa il 30% è rappresentato da veri e propri chef certificati, ma anche “stellati”, che propongono i loro piatti a bordo di cucine mobili o direttamente dagli appositi locali, ma anche nei mercati coperti dei centri cittadini, valorizzando il territorio e le sue eccellenze con materie prime di qualità, spesso a chilometro zero.
Accanto alla Pizza che resta la regina incontrastata del cibo di strada insieme ai classici Arancini siciliani, Arrosticini abruzzesi, Lampredotto Toscano e Piadina Romagnola, si aggiungono sempre più piatti, che vanno dalla pasta in tutte le sue rivisitazioni, al pesce e alle verdure, basta che le specialità rispettino le tradizioni gastronomiche locali.
Secondo un recente sondaggio a cura di Coldiretti, la città italiana più amata dagli appassionati di street food sia nazionali e stranieri è Napoli. Il capoluogo campano anche nel campo del cibo da strada ha un’offerta culinaria varia e di grande qualità, con specialità intramontabili come la pizza fritta, la frittatina di maccheroni, il crocchè o il cuoppo di pesce fritto.
Insomma il menu del “cibo da passeggio” si arricchisce sempre più e diventa parte dell’esperienza enogastronomica, non solo dei turisti, da gustare ad ogni età.
Tag: street food, cibo di strada
Autore: M.N. megazine@megmarket.it