Per gli appassionati del nettare degli Dei non può mancare un viaggio lungo la strada del Vino dell’Alto Adige, alla scoperta delle origini della viticoltura altoatesina.
L’itinerario, uno dei più antichi d’Italia, inizia a Nalles, tocca Bolzano, si snoda lungo l'Oltradige e la Bassa Atesina fino a Salorno.
I pittoreschi paesi lungo la Strada del Vino affascinano soprattutto per le loro tradizioni, lo stile di vita della gente del posto e l’autenticità.
Unica è soprattutto la passione per il vino e la viticoltura che lungo la Strada del Vino si esprime al massimo, basti pensare che il 98,8 per cento di tutta la superficie vitata altoatesina è tutelato dal disciplinare DOC, una quota di gran lunga superiore ad ogni altra regione italiana.
Sedici Comuni, 74 cantine e 150 chilometri sono questi i numeri del percorso, caratterizzato da vigneti posti su pendii assolati per 300 giorni l’anno e disposti tra i 200 e i 1000 metri di altezza.
Il 65 per cento dei terreni danno uve che vengono vinificate in rosso per produrre ad esempio i pregiati Vernatsch, Lagrein, Pinot Nero, Merlot e Cabernet e il 35 per cento in bianco per vini freschi e fruttati ma di carattere come Gewürztraminer (Traminer aromatico), Sylvaner, Müller-Thurgau, Riesling, Pinot bianco, solo per citarne alcuni.
Il progetto della Strada del Vino dell’Alto Adige è un valido strumento di marketing territoriale che permette la valorizzazione e la commercializzazione del territorio e delle relative produzioni vinicole, ampliando la variegata offerta turistica dell’intera regione.