Jill Biden ha già detto che l’orto creato da Michelle Obama alla Casa Bianca tornerà a avere particolare attenzione e cura.
Coltivazioni tradizionali basate sulle necessità del terreno, l’andamento delle stagioni e bandendo ogni forma di pesticida chimico.
E’ così che veniva curato l’orto di Michelle. Fra le coltivazioni vi erano patate, senape, carote, cipolle, broccoli, bietole, cavolfiori, lattuga, spinaci e cavoli che venivano cucinati dai cuochi della Casa Bianca.
Il raccolto, oltre al consumo della famiglia Obama è stato protagonista di vari pranzi ufficiali, per esempio a quello organizzato per le mogli dei leader del G8, ma soprattutto veniva donato alla Miriam’s Kitchen, associazione che si occupa di offrire pasti ai senzatetto di Washington. Quello di Michelle è stato il primo orto nella storia della Casa Bianca.
Ha ospitato migliaia di bambini delle scuole primarie che hanno piantato semi e raccolto ortaggi, mentre decine di volontari si sono prestati per prenderne cura.
E’ nato nell'ambito della campagna 'Let's Move' per la lotta all'obesità e alla promozione di uno stile di vita sano, poi è stato ampliato dall'ex first lady con una serie di strutture in pietra, cemento e metallo nel South Lawn, quindi semipermanenti.
Michelle ha dedicato un libro al suo orto dal titolo “American Grown: the story of the White House Kitchen Garden and Gardens Across America”, ricco di fotografie e di racconti. L’ex first lady si è rivolta a tutti i cittadini per stimolare la creazione di orti. Obiettivo: diffondere la cultura della sana alimentazione. I ricavati della vendita del libro sono stati destinati alla National Park Foundation, associazione che si occupa di cibo sano.