Il primo volo acrobatico in aliante: esperienza da provare

Il racconto di Alberto Cocetta che inaugura la sua rubrica CAMPOVOLO da oggi sul Megazine

Il primo volo acrobatico in aliante: esperienza da provare

E’ una tiepida giornata di novembre e sto passeggiando lungo la pista dell’aviosuperficie Fly&Joy di San Mauro, un piccolo borgo di poche anime posizionato tra una splendida cornice di montagne nel Friuli Centrale nel comune di Premariacco (UD).

A un tratto la voce di Enrico mi sottrae ai pensieri che questo ambiente puro mi regala ogni qualvolta metto piede qui.

Quella voce mi chiama e in un attimo mi ritrovo addosso un non comodissimo paracadute che mi avvolge la schiena. In un batter d’occhio le cinture mi stringono al seggiolino e il tettuccio è chiuso.

Dopo gli ultimi controlli ai comandi, uno due e tre e via! Non possiamo più fermarci.

Il traino ci porta ad una quota adeguata. Oggi non è un volo tranquillo e silenzioso come gli altri, ma l’ebbrezza dell’acrobazia sognata mi regalerà un momento di solitudine adrenalinica lassù, galleggiando nell’aria.

Un rumore sordo segnala che ci siamo sganciati dal traino e siamo soli, soli e aggrappati magicamente all’aria. Il volo ad un tratto non è più livellato, ma mi trovo a scendere a capofitto verso quella velocità che poi mi porta all’insù verso il cielo infinito.

In un attimo sono schiacciato al seggiolino e il mio corpo pesa all’improvviso 1, 2, 3 forse 4 volte il suo peso reale. Pochi secondi dopo, con una salita vertiginosa verticale, prendo quota e la ben conosciuta forza G positiva lascia spazio a quella negativa.

Galleggio per un attimo nel cielo blu, vedo fili d’erba galleggiare nell’abitacolo e di nuovo giù in avanti verso la terra che mi è all’improvviso lieve. Forse non c’è tempo per pensare, forse è l’emozione dell’adrenalina che sta solcando il mio corpo, ma sembra che il tempo si sia fermato.

Si susseguono alla mia vista il blu del cielo, il grigio del mare riflesso nelle nuvole, il verde scuro delle montagne!

E’ un turbinio di emozioni. L’aliante mi trascina con sé in evoluzioni da brivido mentre alla fine, estorto dall’emozione, scappa un tremolante ... “pianooo!” … ma una risposta secca e decisa di Enrico mi ripota alla realtà:  “qui non c’è piano” !.

Ed in effetti è così, la velocità è tutto! Senza velocità non c’è acrobazia e non c’è emozione vera. Mentre la telecamera si stacca per l’accelerazione e saltiamo l’ultima evoluzione, Io ed Enrico “scoppiamo” in una risata che rimarrà sempre nel nostro cuore e nella nostra mente.

Scendiamo così, rapidamente, verso la pista pronti per l’atterraggio.

Il ritorno a terra mi emoziona sempre, come mi emoziona il volo. Apro il tettuccio, mi slego, tolgo il paracadute dalla schiena e dopo una capovolta a terra mi distendo per godere in silenzio di quell’attimo.  Sono un po’ provato ma felice. Il mio primo volo acrobatico accompagnato da un eccellente pilota e Amico è ormai storia ma l’emozione quella no è sempre lì presente.

Un sentito grazie a Enrico Toffoletti, compagno fidato di questa speciale avventura, già campione italiano 2018, e attualmente 7° nel ranking nazionale di volo a vela acrobatico. Grazie a chi ci ha “trainato su” e alla scuola di volo Fly&Joy  di Premariacco con i mitici “Bepi” e Aimaro instancabili fautori di questa splendida avventura.

Vi aspetta un anno di emozioni da cogliere al volo, non perdetele.

Arrivederci alla prossima avventura. 

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Autore: Alberto Cocetta megazine@megmarket.it