8 dicembre: albero o presepe?

Il primo vero albero di Natale, così come lo conosciamo noi, lo si vide in Germania nel 1611, mentre il primo presepe con le statuine risale al 1289 a opera dello scultore Arnolfo di Cambio

8 dicembre: albero o presepe?

Come recita il simpatico slogan di una nota pubblicità televisiva “Il Natale…quando arriva, arriva” e per non farci trovare impreparati, l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata, è consuetudine addobbare l’albero e allestire il Presepe.

Ma quella di decorare un abete per le festività natalizie è per noi una tradizione piuttosto recente, che abbiamo ereditato dalle regioni situate a nord del Reno.

Si trattava infatti di un’usanza dei Paesi di religione protestante.

C’è chi fa risalire l’origine dell’albero di Natale al 1441 quando nella piazza centrale della città di Tallin, in Estonia, fu eretto un grande abete, festeggiato con balli e danze, e chi invece dice che sia nato a Basilea, in Svizzera, addirittura nel XIII secolo.

Tuttavia, il primo vero albero di Natale, così come lo conosciamo noi, lo si vide in Germania nel 1611 grazie alla Duchessa di Brieg che, secondo la leggenda, volle completare l’allestimento del suo salone da ballo con un abete del giardino del castello.

Si diffuse così l’usanza di decorare gli abeti con frutta, fiori di carta e successivamente con le candele.

A Vienna l’albero di Natale apparve nel 1816 e in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans.

In Italia, invece, la prima a proporre l’odierno simbolo del Natale fu la regina Margherita, che lo volle al Quirinale, lanciando una vera e propria moda, diventata consuetudine però solo a partire dal secondo dopoguerra.

L’inserimento ufficiale dell’abete decorato nelle celebrazioni cattoliche, è arrivato in tempi relativamente recenti, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, che ha voluto l'albero di Natale in piazza San Pietro a Roma.

Storia diversa invece per l’italianissimo presepe, che è stato ideato da San Francesco d’Assisi, il patrono d’Italia. 

Nella notte della Vigilia di Natale del 1223 a Greccio, nel Lazio, Francesco allestì il primo presepe vivente della storia, tra le strade del paesino poiché in Chiesa era vietato proporre rappresentazioni sacre.

Ottenne dal Papa il permesso di celebrare la Messa all’aperto e durante la predica descrisse ai fedeli ciò a cui stavano assistendo, raccontando il mistero della Natività a coloro che non erano in grado di leggere le Sacre Scritture.

Il primo presepe con le statuine risale al 1289 ad opera dello scultore Arnolfo di Cambio che realizzò otto figure in legno che rappresentavano la Sacra Famiglia, il bue e l’asinello e i Magi, ora conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Da quel momento in poi tantissimi artisti si cimentarono nella realizzazione di statuette in legno o in terracotta e tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento il Presepe entrò anche nelle case delle famiglie, come simbolo del Natale.

I primi artigiani dell’arte presepiale furono i toscani, ma ben presto la tradizione si diffuse a Genova, a Bologna e nel Regno di Napoli dando vita ad una vera e propria scuola diventata arte assoluta.

A partire dal Settecento gli artigiani napoletani iniziarono ad inserire la Natività in scorci di vita quotidiana, con personaggi legati alla vita di tutti i giorni, sostituiti in tempi recenti da ironiche rappresentazioni di personaggi della politica e dello spettacolo.

Ricostruzioni raffinate, fedeli nei minimi dettagli, che mescolano il sacro e il profano grazie alla fantasia partenopea dei Maestri del Presepe per eccellenza, riuniti per lo più nelle botteghe artigiane di Via San Gregorio Armeno.

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Autore: M. N. megazine@megmarket.it