E' un frutto ricco di valori nutrizionali e molto utilizzato anche in cosmetica. L’albero del melograno arriva da lontano, è infatti originario della zona compresa tra l’Iran e la catena himalayana dell’India settentrionale.
Oggi la sua coltivazione è largamente diffusa anche in Italia, soprattutto in Sicilia dove si stima che la superficie complessiva lavorata a melograno sia di oltre 300 ettari, quasi la metà del totale coltivato nella Penisola.
Appartiene all’antica Trinacria la leadership nazionale nella produzione di melograno, con un fatturato in crescita, che si aggira attorno ai 5 milioni di euro.
Trapani, Agrigento, Ragusa e Catania sono le zone che meglio si adattano alle esigenze climatiche di questo frutto che viene raccolto da ottobre a novembre quando la buccia ha assunto un colore scuro, quasi marrone.
La raccolta del 2020 è in corso e si preannuncia molto buona, sia per la qualità dei frutti che per la quantità del prodotto.
Il melograno è commercializzato fino a dicembre. Spesso infatti lo troviamo sulle nostre tavole a Natale e Capodanno come simbolo di buon auspicio.
Dolce, acidulo e profumato, il melograno, chiamato anche melagrana, si gusta prevalentemente fresco, come dessert o frutta, ma il modo più pratico per consumarlo è estrarne il succo.
In cucina i chicchi, di un bel rosso vivo, vengono anche utilizzati per preparare diversi piatti, dal risotto ai ripieni per la carne e la cacciagione.
Contiene circa 70 kcalorie ogni 100 grammi.