Pur essendo comunemente considerata un formaggio, la ricotta è in realtà un latticino che si ottiene attraverso un processo di riutilizzo del siero di latte. Il nome deriva dal latino e si riferisce proprio alla lavorazione: significa infatti "cotto due volte".
La produzione della ricotta ha origini molto antiche: testimonianze e documenti storici consentono infatti di attribuirne la scoperta già alle civiltà Sumere e dell’Antico Egitto.
Ne esistono diverse varietà a seconda della tipologia di siero utilizzato: in commercio, infatti, è possibile trovare latticini ottenuti utilizzando latte di bufala, di capra, di pecora o di vacca, ma è diffusa anche l’unione di latte misto.
Fa la differenza anche la stagionatura: oltre alla ricotta fresca, dalla consistenza morbida e vellutata, esistono prodotti più stagionati, essiccati, salati o affumicati. Viene prodotta in quasi tutta Italia e tra le varietà più apprezzate ci sono la Ricotta Romana e quella Campana di Bufala, ambedue con il riconoscimento DOP.
L’apporto calorico varia dalle 130 alle 240 chilocalorie per una porzione di 100 grammi.