1. Buongiorno Lorenzo. Com’è nato il progetto di Swing Bellavista?
Il progetto di Swing Bellavista nasce per caso, come spesso accade. Inizialmente volevo realizzare un’altalena per i miei figli ma alla fine, ho voluto fare una cosa “in grande”, più particolare, più caratteristica ma soprattutto adibita a tutti. Si è partiti con un disegno realizzato poco per volta fino a raggiungere un risultato ottimale.
2. Perché proprio a Perlo?
È stato deciso di farlo a Perlo in primis perché ci vivo ma anche perché al paese serviva un input che attirasse un po’ di gente. Perlo è bellissima ma un po’ “snobbata” e per questo, per anni non è stato fatto nulla di attrattivo.
Alla fine, sono riuscito nel mio intento e dato il successo dello Swing Bellavista sono iniziati altri progetti per altre attrazioni che saranno di prossima realizzazione.
3. Chi l’ha costruita e come viene realizzata?
L’altalena l’ho costruita io utilizzando legno di castagno locale a km0. Lavorare il legno è il mio mestiere perché faccio il boscaiolo, realizzo spesso pali di castagno per vigneti, recinzioni e hobbistica. Ho voluto anche quindi valorizzare un prodotto locale senza utilizzare del materiale di importazione.
4. L’idea delle matite colorate è molto bella. C’è un messaggio particolare dietro questa scelta?
L’idea delle matite colorate è nata dopo un anno difficoltoso di DAD (didattica a distanza) dove i bambini non utilizzavano più matite, fogli e libri ma erano quasi esclusivamente attaccati allo schermo di un computer. Si è pensato quindi, di trasferire l’ambiente scolastico di nuovo alla realtà. Le matite sono colorate anche per riportare un po’ di colore dopo un periodo grigio causato dalla pandemia.
5. È in programma la costruzione di altre altalene giganti?
Lo Swing Bellavista è stato realizzato un anno fa in concomitanza con la costruzione di un’altra altalena gigante che si trova a Ceva: Swing Highway. In Piemonte ce ne sono già una decina, tutte diverse l’una dall’altra. Penso che ne verranno realizzate altre in quanto sono stato contattato da alcuni comuni e agriturismi che avrebbero piacere di realizzare il progetto.
Pensavano anche che avessi un brevetto ma io non ho voluto brevettare nulla perché considero che tutto quello che viene messo a disposizione della società, non deve essere a scopo di lucro ma deve rappresentare un bene comune.