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Non è Pasqua senza l’Uovo di Cioccolato

È una tradizione diffusa un po’ ovunque, ma come nasce?

Non è Pasqua senza l’Uovo di Cioccolato

 

Al latte, fondente, ricoperto di nocciole oppure bianco, semplice o decorato, creato artigianalmente dall’esperienza di un Maitre Chocolatier oppure acquistato nella grande distribuzione, l’uovo di cioccolato a Pasqua non può mancare perché, insieme alla Colomba, è il simbolo per eccellenza di questa festa. 

Quella di regalare uova vere in occasione della Pasqua è una tradizione molto antica. L’uovo simboleggia da sempre la vita e la rinascita, e ben si sposa con il senso stesso della festività cristiana in cui si celebra la Resurrezione di Gesù.

Già nel Medioevo in famiglia si usava bollire le uova avvolte nelle foglie o insieme ai fiori per colorare la buccia e donarle come segno di pace, ma fu nel 1883 che Peter Carl Fabergé ricevette dallo zar Alessandro III il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria e per l'occasione creò il primo uovo Fabergé, in platino smaltato di bianco. Al suo interno c'era un altro uovo, in oro, che conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d'oro.

Fu questa probabilmente la nascita della moderna tradizione di nascondere un dono all’interno delle uova.

Come si passò all’uovo di cioccolato non è noto. Si sa che il re Sole, Luigi XIV, a inizio Settecento faceva realizzare uova di crema di cacao al suo chocolatier di corte, mentre il pasticcere olandese Van Hauten, nel 1828, ideò uno stampo concavo per permettere la creazione di uova di cioccolato vuote all'interno.

Secondo un’altra teoria invece l’uovo di cioccolato è un’invenzione tutta italiana, torinese per l’esattezza, perché in Piemonte di cioccolato se ne intendono!

Ad ogni modo, qualunque sia l’origine di questa golosa usanza, non ci resta che assaggiare quello più vicino ai nostri gusti, rigorosamente di produzione italiana, con i migliori auguri di Buona Pasqua!

 

M.N. meg@megmarket.it