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Giuditta Teresa, passione per le Gubane e non solo!

Intervista a Silvana Chiabai, titolare e pasticcera dell'azienda Giuditta Teresa

Giuditta Teresa, passione per le Gubane e non solo!

Oggi vi presentiamo una realtà imprenditoriale situata nel cuore delle Valli del Natisone in provincia di Udine, dove la tradizione per la Gubana fa rima con passione per il proprio lavoro e per la propria terra. 

 

Buongiorno Silvana, la vostra è un’azienda storica. Quando nasce il marchio Giuditta Teresa? 

Nasce nel 1945 durante la guerra, nella piccola realtà di un forno dove si faceva il pane principalmente per i soldati e le famiglie. Finita la guerra molte massaie per avere sempre il dolce in casa durante le feste, hanno iniziato a fare il ripieno per poi portarlo a Giuditta che faceva l’impasto e cuoceva la Gubana. Da qui nasce la Gubana di Giuditta Teresa.

Nel 1981 io e mio marito abbiamo rilevato l’attività, lasciando il marchio originale per mantenere la storicità.

Qual è il segreto del vostro successo? 

Sicuramente è il fatto di continuare a produrre con la ricetta originale di mia mamma. Purtroppo, non abbiamo la ricetta originale di Giuditta perché è venuta a mancare all’improvviso.

Nella mia ricetta, l’impasto si effettua con un cocktail di liquori ideato da me a base di brandy e rhum, frutta secca selezionata e altri ingredienti prettamente italiani. Non viene fatto uso né di coloranti, né di conservanti.

La Gubana è il dolce simbolo del Friuli. Qual'è la storia di questo straordinario dolce? 

Nata nelle valli del Natisone, è simbolo dell’unità della famiglia, della felicità e dell’essere insieme.

Le nonne hanno creato il dolce con gli ingredienti che dava la terra: noci, uvetta. Il tutto veniva poi bagnato con i liquori a seconda delle disponibilità economiche della famiglia infatti anche se si era poveri, la Gubana non poteva mancare sulle tavole apparecchiate per le grandi occasioni!

Inoltre, quando gli uomini andavano a cercare fortuna all’estero, le mogli e le mamme gli donavano la Gubana dicendo “porta un pezzo di Friuli”. Da questo dolce, sono poi nati successivamente gli Strucchi ovvero bocconcini di Gubana fatti con la pastafrolla che sono diventati i confetti delle spose.

Come avviene la selezione degli ingredienti per la sua realizzazione?

Scelgo gli ingredienti più genuini e di qualità sul mercato. La mia selezione è molto attenta anche alla provenienza.

Come si mangia la Gubana e quando? Qualche consiglio per i nostri lettori.

Quello che consiglio ai lettori è di non bagnarla con la grappa perché non si sentirebbero i liquori. Ci tengo a dire che però possono mangiarla anche i bambini perché cucinando l’impasto, rimane solo l’aroma e la percentuale di alcool è minore di quella di una birra analcolica!

Prima di consumarla, suggerisco di metterla vicino a una fonte di calore ad esempio, mezz’ora sopra la mensola del radiatore.

Da accompagnare con la Ribolla gialla oppure con bicchiere di grappa.

 

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Bettina Mamini