Interviste

Roberta Caprani: "Sogno la guida turistica 4.0 a misura di turista"

I turisti in vacanza si aspettano cordialità, sorriso, empatia, disponibilità, generosità, cultura, professionalità, preparazione, curiosità e tanta intelligenza nel dosare in modo equilibrato i racconti

Roberta Caprani: "Sogno la guida turistica 4.0 a misura di turista"

"La guida 4.0 a misura di turista", questo è il sogno di Roberta Caprani, guida turistica di Como.

Una vita fra i turisti a raccontare lo straordinario del Lago di Como. La "Roby" come la chiamano a Como è tutta cuore e lavoro. Uno sguardo vispissimo e un sorriso che sembra davvero spalancare le porte del cuore. Ma è anche una che non le manda a dire Roberta, battagliera, pronta a schierarsi per le cose giuste.

Quando inizia la sua passione per il turismo?     

La mia passione per il turismo c'è sempre stata, sono infatti cresciuta con il grandissimo sogno di voler diventare una hostess di volo. I miei studi sono quindi stati indirizzati al turismo. A 20 anni lavoravo già come stagionale negli uffici dell'Azienda di Promozione Turistica, lavoro che avrei tanto desiderato coronare con l'impiego annuale. Nel frattempo avevo iniziato ad accompagnare agenti di viaggio, tour operator e giornalisti che l'Azienda ospitava in educational. Anche quando le guide abilitate erano prese e mi chiedevano un aiuto per una visita guidata, io felicemente c'ero. Nel frattempo mi ero iscritta all'esame per ottenere l'abilitazione alla professione che, sino alla fine degli anni '90, si svolgeva nella sede della Regione Lombardia e veniva bandito ogni 4 anni. Nel '94 ho superato la prova scritta e quella orale nel '95. Il mio patentino di guida turistica risale quindi a 26 anni fa.  

E la sua attività quando ha preso il via? 

Mi sono buttata anima e corpo nella professione di guida turistica quando nel '95 non mi è stato riconosciuta dall'ente per il quale lavoravo l'annualità per meriti/graduatoria ( ero la prima in classifica ) negli uffici informazioni. Delusa ed amareggiata, ho lasciato il certo (mi avevano proposto un contratto di 9 mesi ) per l'incerto, ovvero la professione da guida. A quei tempi a Como non c'era ancora mercato per noi. La nostra figura non esisteva o meglio non era ancora stata riconosciuta nel settore come un must per chi trascorre una giornata o più sul lago. Le guide di allora, consapevoli della mia smisurata passione per la professione, mi avevano messa al timone dell'allora Gruppo Guide Como. In pochi anni, capendo che non avevamo clienti per  mancanza di una strategia di marketing e riferimenti locali, mi sono messa ad accentrare tutte le richieste, rispondendo sì e sempre sì a tutti coloro che mi contattavano a qualsiasi ora, via telefono o fax. Nel '98 una sera tornando dal lavoro e vista la chilometrica strisciata di carta chimica di fax ricevuti, mi sono detta: "Roby ti rendi conto di ciò che hai fatto della tua vita? Non ti basterà tutta la notte per rispondere a queste richieste". Ebbene da quel momento, anziché scappare o modificare la mia posizione nel gruppo guide, ho iniziato a seminare incessantemente a destra e manca. Si è così giunti ad un primo sito web, alla costituzione dell'associazione, alle numerose brochure, a nuovi portali, a fiere, educational, corsi formativi e qui mi fermo perché l'elenco è davvero lungo e non si è mai esaurito.   

In tanti anni assieme ai turisti quali sono alcuni episodi che più le sono rimasti nel cuore? 

Lavorando con passione, tutti i turisti con cui si è creata empatia ed una bella energia sono rimasti nel mio cuore e sono davvero tantissimi. Tra gli ultimi, una coppia di americani ospitati al Grand Hotel Villa d'Este, con cui avrei dovuto avere 6 ore di tour del lago con barca privata. Dopo averli individuati ed essermi presentata sono inorriditi, non mi volevano, non volevano avere nessuna guida, ma solo il motoscafo privato a disposizione. Ho spiegato loro che io avrei potuto andarmene felicemente a casa, tanto il mio servizio sarebbe stato retribuito regolarmente, ma che mi dispiaceva tanto perché loro ci avrebbero rimesso una giornata indimenticabile. Mi sono raccontata, con le mie caratteristiche, ed ho ribadito che non sono il tipo di guida che parla se vede che i clienti non sono interessati, per cui, una volta a bordo, se mi fossi resa conto del loro disagio, beh mi sarei seduta con lo skipper e mi sarei goduta il lago al suo fianco. Dopo 10 minuti di giro in barca con la mia illustrazione del lago me li sono ritrovati addosso con abbracci indimenticabili. Mi hanno ringraziata tantissimo per averli dissuasi dalla loro idea di non volere la guida e abbiamo trascorso una giornata memorabile.   

E fra i tanti vip incontrati o accompagnati che più l’ha colpita? 

Non mi sembra corretto fare nomi. Posso dire che nel cassetto dei ricordi fa capolino lei, piccoletta estremamente casual quel giorno, con il figlio e la sua ragazza. Non avevo contezza di chi fosse nella realtà, solo a fine giornata, quando mi è stato svelato il suo nome dall'agenzia sono scoppiata a ridere come una pazza. Lei che si era informata su cosa facessi, lei che esclamava stupita come fosse possibile che riuscissi a coordinare i servizi dei colleghi, lei che diceva a me, ma tu sei bravissima, io senza la mia segretaria non potrei fare nulla. Lei, al vertice di un impero, si era paragonata a me, pazzesco davvero. Comunque è stata una giornata di grandissime risate perché in lei madre, vedevo me stessa, magari un giorno in vacanza con il figlio e la sua fidanzata.  

Lei oltre alla guida, coordina l’attività di altre sue colleghe, per la sua associazione. Ci racconta un po’ il ruolo associativo, gli impegni? 

Difficile da spiegare perché io nasco come guida, poi come coordinatrice di un gruppo di guide, poi l'instancabile lavoro per creare mercato per la mia professione sul lago di Como, poi l'associazione e quindi la carica di presidente. Crescere professionalmente, implementare il nostro lavoro ed essere un bravo presidente ha tolto tanto alla mia vita, o meglio la mia vita è tutta o quasi racchiusa in questi miei 3 ruoli. I miei obiettivi sono stati tutti raggiunti grazie al lavoro di squadra con le colleghe che negli anni si sono susseguite ad affiancarmi. Tuttavia la mia immensa gratitudine va ad Anna Raschillà: nasceva un'idea, un pensiero, glieli proponevo e lei, senza alcuna reticenza, si tuffava a capofitto per la realizzazione del progetto. Così sono volati credo 13 anni di vita professionale totalmente condivisa.   

I turisti che cosa si aspettano da una guida? 

Sono in vacanza, quindi a mio avvisto si aspettano un mix di tutto, ma nella massima leggerezza. Cordialità, sorriso, empatia, disponibilità, generosità, cultura, professionalità, preparazione, curiosità e tanta intelligenza nel dosare in modo equilibrato i racconti. Da non sottovalutare che ognuno ha esigenze diverse e sta a noi adattarci a loro. La mia è una professione in cui ogni giorno ci si reinventa e ci si mette in gioco.  

Lei vive e lavora in un territorio fantastico. Quali sono i luoghi imperdibili peri turisti che vogliono raggiungere il Lago di Como?

Il territorio ha 2000 anni di storia e la sua fama non comincia con George Clooney. Da Giulio Cesare, alle mura, Plinio il Giovane e la villa di delizia, la vicinanza con Milano, la posizione strategica tra Mediterraneo e centro Europa. Il must è la crociera sul lago per una visione d’insieme, da quella deriva poi il vero contatto con i luoghi e i suoi abitanti. Piccoli borghi unici ed incantevoli, la visita di un luogo è sufficiente per parlare per ore: lavoro, acqua, pietre, agricoltura e pastorizia, muratori e architetti che emigrano diffondendo il loro saper fare … la storia della pesca, delle barche, le feste degli aristocratici sul lago, i grandi compositori e scrittori che vi hanno tratto ispirazione, il fermento dei primi del 900.         

E ovviamente il viaggio è anche enogastronomico. Quali sono le eccellenze locali assolutamente da provare? 

Ricette a base di polenta, pesce, formaggi delle valli, selvaggina, funghi e castagne. Assolutamente da non scordare anche le minestre, i risotti, i dolci della tradizione, l'olio, il vino, la birra e il nocino.

Qual è il suo piatto preferito? 

I Pizzoccheri che sono però della Valtellina, ma che abbiamo rivisitato e fatti un po' nostri usando il nostro formaggio per esempio.  

E il suo vino preferito?

Il vino locale che prediligo è il Domasino, ma con i Pizzoccheri meglio l'Inferno.  

Tag: Pizzoccheri, Lago di Como, Valtellina, guide turistiche, Como, Domasino, Inferno

Autore: megazine@megmarket.it