Come fare il pieno di energia positiva? Dicendo "grazie"

Praticare la gratitudine e dire "grazie" può ridurre la negatività e lo stress sul posto di lavoro, nonché migliorare i rapporti tra colleghi e manager.  

Di fatto questo vale per la vita, anche fuori dal lavoro.

La gratitudine genera fede, la fede genera aspettativa e l’aspettativa vi fa pensare a eventi e situazioni che appunto vi aspettate e che (guarda caso e quasi sempre) si verificano. 

Ma non solo. 

La gratitudine è anche un meccanismo di purificazione interna che vi consente di fare pulizia di tutta la negatività che avete dentro: pensieri, comportamenti, immagini mentali, oltre che un potente catalizzatore che può trasformare un’esistenza, per così dire, vuota, in una vita in cui ogni giorno gravitano eventi magici e meravigliosi.  

Numerosi studi hanno dimostrato che le persone orientate alla gratitudine sono più vitali, ottimiste, empatiche e sperimentano più spesso emozioni come gioia e meraviglia.  

Ricercatori in materia hanno anche constatato che esprimere la gratitudine non è solo la comunicazione di un sentimento, ma ha l’effetto di aumentare il benessere della persona che lo sperimenta.  

Secondo una ricerca pubblicata dall'Harvard Business Review, mettere in atto una sorta di 'strategia della gratitudine' sul posto di lavoro, in particolare chiedendo ai dipendenti di annotare regolarmente in un diario le cose per le quali sono grati, può ridurre gli attriti.  

Sebbene il monitoraggio dei cattivi comportamenti rappresenti una questione manageriale più grande, lo studio suggerisce che esprimere gratitudine privatamente o pubblicamente ai colleghi semplicemente dicendo "grazie" possa aumentare il benessere e persino la produttività.

Tags: Harvard Business Review, grazie, gratitudine, lavoro, vita, psicologia

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