Il cicloturismo in Italia: le due ruote fanno la differenza

La regione italiana con più piste ciclabili è il Trentino, con una rete di ben 3.250 chilometri dei circa 58 mila chilometri totali italiani tra ciclabili, ciclopedonali e ciclovie

Il cicloturismo in Italia: le due ruote fanno la differenza

Trentino, Lombardia e Veneto sono le regioni preferite dagli amanti del turismo a due ruote, ma in tutta la fascia del Nord Italia, dal Friuli Venezia Giulia alla Lombardia, passando per l’Emilia Romagna, il fenomeno del cicloturismo ha una sua identità strutturata e codificata, tanto da registrare il 70% del flusso globale di questo tipo di viaggiatori. Nel Sud Italia la situazione è più fluida: Sardegna, Puglia, Calabria e Sicilia insieme raccolgono il 10% del movimento.

Per quanto riguarda il mercato straniero, secondo quanto riportato nell’ultimo rapporto Isnart di Legambiente, che analizza i dati raccolti nel 2019, la maggior parte di coloro che scelgono il nostro Paese per una "vacanza nella quale l’attività sulle due ruote riveste un ruolo rilevante nell’esperienza di viaggio”, arrivano dalla Germania che, insieme ad Austria e Francia, costituisce il 60% del mercato straniero di questo settore. 

La regione italiana con più piste ciclabili è il Trentino Alto Adige con una rete di ben 3.250 chilometri dei circa 58 mila chilometri totali italiani (tra ciclabili, ciclopedonali e ciclovie).

Nei centri urbani della penisola (dati raccolti su 22 città), esistono poco più di 2.300 chilometri di percorsi per biciclette, ma gli attuali Piani Urbani di Mobilità Sostenibile puntano a raddoppiarli nel breve termine, in modo da favorire sia gli spostamenti dei cittadini in ottica green, sia la fruizione del patrimonio artistico delle città da parte dei visitatori/bikers.

Il peso del cicloturismo all’interno della domanda turistica complessiva è stimato attorno al 6% e in regioni quali la Valle d’Aosta, il Friuli o il Trentino sale fino al 20%.

Numeri importanti e in crescita che sono oggetto di attenzione e analisi da parte delle amministrazioni sia a livello locale che in ambito allargato.

Occorre infatti considerare che l’esperienza del turista su due ruote non si limita al solo momento del viaggio, ma necessita di una preventiva preparazione con lo studio della destinazione e, al rientro, genera un circuito virtuoso di condivisione e scambio di informazioni con gli appassionati del settore bike; elementi che, insieme all'acquisto dei prodotti tipici locali, proposti ad esempio dal circuito delle bike farm, si sposano perfettamente con il concetto di “neverending tourism”, tema sul quale attualmente si sta programmando di investire anche su scala nazionale.

Tag: cicloturismo, piste ciclabili, Isnart, biker, bike farm, neverending tourism

Autore: M.N. megazine@megmarket.it

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