Genova: tra sapori antichi e canzoni d'autore

Sono diverse le eccellenze enogastronomiche del capoluogo ligure: dal rinomato baccalà alla famosa focaccia genovese, la farinata con farina di ceci e il profumatissimo pesto con il basilico genovese

Genova: tra sapori antichi e canzoni d'autore

Una delle quattro grandi Repubbliche Marinare legata indissolubilmente al mare e al suo antico porto, città natale del grande navigatore Cristoforo Colombo, dell’eccelso violinista Niccolò Paganini e di Renzo Piano, architetto di fama mondiale; ma anche centro di eccellenza della nautica mondiale e patria del jeans, che veniva usato per gli abiti degli operai del porto e culla di tipicità gastronomiche universalmente conosciute e apprezzate, come il baccalà, la focaccia, la farinata e il pesto.

Genova è tutto questo e moltissimo altro.

E’ un centro storico tra i più estesi d’Europa, è il groviglio dei caruggi che arrivano al mare, la fede espressa negli edifici religiosi, la tradizione artigianale degli orafi e dei maestri dei presepi, l’atmosfera intima delle piccole piazze con i caratteristici caffè, i profumi e i sapori delle diverse culture che si mischiano e abbracciano ogni angolo.

Questi aspetti, che rappresentano l’essenza più vera della città, sono quelli che ritroviamo nelle canzoni dei più grandi cantautori italiani, che hanno amato ed amano Genova e la raccontano con la loro musica.

Parliamo di artisti del calibro di Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Gino Paoli, componenti di quella “scuola genovese” che negli anni Sessanta del secolo scorso rinnovò profondamente la musica leggera italiana, rendendo grande la nostra canzone d’autore.

I luoghi dove questi artisti crebbero musicalmente sono ancora riconoscibili. Passeggiando in via del Campo, che congiunge piazza Fossatello alla via di Pré, si possono ritrovare le tracce dei luoghi cantati da Fabrizio De André e della sua Marinella, protagonista della famosa canzone.

Nel quartiere Foce c’è ancora il bar che una volta, quando si chiamava latteria Igea, ospitava le discussioni, le idee e i sogni di quattro giovani ragazzi genovesi che volevano cambiare il mondo, come narra Gino Paoli in “Quattro amici al bar”.

Ma Genova significa anche specialità enogastronomiche, a cominciare dal rinomato baccalà, per continuare con la famosa focaccia genovese che i locali gustano anche a colazione con il caffè, e ancora la farinata fatta con farina di ceci, acqua, olio e sale e rosmarino, per non parlare del profumatissimo pesto i cui ingredienti, partendo dal caratteristico basilico genovese, sono giustamente “pestati” e amalgamati a freddo, per conservare intatti gli aromi e le proprietà organolettiche.

Non dobbiamo poi dimenticare che Genova vanta anche una grande tradizione di Maestri Presepisti che ha radici antiche, al pari di quella napoletana.

Anche quest’anno la magia di queste rappresentazioni artistiche, nate a partire dal XVII secolo, si rinnova nelle chiese e nei palazzi della città, con visite guidate ed eventi online, per ammirare i presepi storici come quello del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara che ritrae gli angoli più suggestivi di Genova, o il Presepe del Museo dei Beni Culturali Cappuccini, con oltre 150 statuine in movimento in circa 40 metri quadrati di sceniche ambientazioni e ricostruzioni paesaggistiche.

Tags: Genova, Liguria, Regione Liguria, Cristoforo Colombo, Renzo Piano, Niccolò Paganini, Fabrizio De Andrè, Bruno Lauzi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, Presepe del Museo dei Beni Culturali Cappuccini

Autore: M. N. megazine@megmarket.it

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