Alle porte di Roma, sui Colli Albani dove un tempo sorgeva l’antica Tusculum, in epoca rinascimentale l’aristocrazia romana e gli alti membri della corte pontificia costruirono le loro lussuose ville residenziali, luoghi di rappresentanza e villeggiatura, dove trascorrere le calde giornate estive.
Per circa un secolo, a partire dalla metà del Cinquecento, i migliori artisti ed architetti lavorarono a palazzi e giardini, progettati con l’affaccio verso la Capitale, rifacendosi alla tradizione delle antiche ville romane, costruite in questi stessi luoghi in epoca imperiale, tra i boschi di quercia e i dolci pendii nati dall’eruzione del Vulcano Laziale.
La zona è quella dei famosi Castelli Romani, meta turistica per eccellenza, arricchita da una corona di dodici ville, chiamate Ville Tuscolane, tra Frascati, Monte Porzio Catone e Grottaferrata.
Veri gioielli, immersi in magnifici giardini all'italiana, con opere d’arte e giochi d'acqua, oggi in parte visitabili. A Frascati domina l’imponente Villa Aldobrandini, una delle più importanti residenze, con il bellissimo ninfeo, i terrazzamenti e i complessi sistemi idraulici dei giardini, e Villa Torlonia a pochi passi dal centro storico, immersa nel parco comunale.
A pochi chilometri, a Monte Porzio Catone, c’è invece Villa Mondragone, che deve il suo nome al drago rappresentato nello stemma araldico di Papa Gregorio XIII, primo illustre residente della villa. E ancora Villa Grazioli a Grottaferrata, oggi adibita ad hotel e ristorante, con preziosi cicli pittorici e l'elegante giardino all'italiana.
Pur non essendo tutte visitabili, le ville Tuscolane sono uno splendido esempio di ville integrate nel paesaggio e costituiscono un patrimonio straordinario, parte fondamentale dell'offerta turistica della Capitale e dell'intera regione.
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Autore: M.N. megazine@megmarket.it
