Questo detto popolare si riferisce ai giorni a cavallo dell’11 novembre, ricorrenza nella quale si ricorda San Martino, un santo popolare e molto venerato in tutto il nostro Paese, patrono, tra gli altri, di militari, mendicanti, vendemmiatori e viticoltori.
Effettivamente, nonostante l’autunno sia già iniziato, nella seconda settimana di novembre si registrano spesso alcune giornate miti e soleggiate, che la tradizione definisce appunto l’Estate di San Martino.
La leggenda narra che nel 335 d.C., proprio l’11 novembre, mentre Martino da Tours usciva a cavallo dalla città di Amiens, in Francia, sotto una pioggia battente, si imbatté in un uomo povero, nudo e infreddolito. Mosso a compassione Martino si fermò, tagliò il suo mantello a metà e ne diede una parte al mendicante. Subito la pioggia cessò e il cielo si aprì, facendo diventare la temperatura più mite. Martino quella notte sognò Gesù che gli rivelò di essere lui il mendicante al quale aveva donato il mantello e, proprio a seguito di questo episodio, Martino si convertì al cristianesimo.
Nella tradizione contadina durante l’estate di San Martino si rinnovavano i contratti agricoli annuali e ancora oggi in questo periodo si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo.