Un piccolo gioiello architettonico con poco più di 5.000 abitanti, Montefalco si trova nel cuore dell’Umbria, tra Perugia e Spoleto.
Il nome del paese è un omaggio al grande imperatore Federico II e alla sua passione per l’arte della falconeria di cui è considerato “il padre nobile”. Il carismatico condottiero soggiornò a Montefalco, allora chiamato Coccorone, alla metà del 1200 e si dedicò alla caccia con i falconi addestrati alla preda nella valle spoletana. Come ringraziamento per l’ospitalità fece poi ricostruire e rafforzare la cinta muraria del borgo con le caratteristiche porte in pietra.
A testimonianza del suo passaggio, oltre al nome, rimane lo stemma con l’aquila imperiale sopra l’arco di Porta San Bartolomeo, chiamata anche Porta di Federico II.
Montefalco oggi
Il paese è adagiato su un colle e si affaccia su verdi distese coltivate a vite. Le uve di Sagrantino salgono fino alle antiche mura medievali e si arrampicano sulla torre merlata di accesso alla città. Il loro profumo ricorda le more, il bosco e l’anice stellato. Dal Belvedere lo sguardo spazia lontano e abbraccia anche gli ulivi secolari. Non per nulla il paese è soprannominato la “ringhiera dell’Umbria”, ma anche “città del vino e dell’olio”.
Raccolto attorno alla piazza, dove convergono tutte le vie principali, il centro di Montefalco conserva pregevoli palazzi signorili del Cinquecento, antiche chiese e piccoli oratori medievali che sorprendono il visitatore e custodiscono preziose opere d’arte.
Ma non si può nominare Montefalco senza parlare del suo vino: il Sagrantino.
E’ un vino rosso D.O.C.G. famoso in tutto il mondo. Per conoscerlo e gustarlo, insieme ai molti altri prodotti tipici del territorio, basta seguire l’itinerario enoturistico della Strada del Sagrantino, tra cantine, osterie, frantoi e i bellissimi paesaggi dell’Umbria, una regione tutta da scoprire.
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Autore: M.N. megazine@megmarket.it
