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Il Pantheon di Roma, un tempio dedicato a tutti gli Dei

L’edificio di epoca romana meglio conservato al mondo è dedicato a tutte le divinità, passate, presenti e future

Il Pantheon di Roma, un tempio dedicato a tutti gli Dei

Forse è questa la ragione della sua longevità, ossia l’essere dedicato a tutte le divinità, quelle del passato, quelle del presente e quelle che verranno, come indica il suo nome, Pantheon, che in greco significa proprio “a tutti gli dei”.

Un solo luogo per tutti i popoli e le loro religioni.

Le origini

Fu eretto nel 27 a.C. dal console Marco Agrippa e ricostruito dall'imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che ben due incendi lo avevano pericolosamente danneggiato.

L'architettura

La facciata rettangolare, con il portico e le eleganti colonne corinzie, precede l’enorme cupola, il cui diametro supera i 43 metri. Una misura incredibile se pensiamo che il diametro della cupola della basilica di San Pietro è di 42 mt.

Si tratta di un vero e proprio capolavoro di ingegneria dove l’elemento forse più sorprendente è l’oculo di 9 metri al centro della volta, da cui entra la luce che illumina l’intero edificio, raggiungendo le sette nicchie che originariamente rappresentavano le sette divinità collegate al culto dei pianeti: il Sole, la Luna, Venere, Saturno, Giove, Mercurio e Marte.  

La consacrazione

Nel VII secolo il Pantheon fu consacrato a basilica cristiana, ma l’anima di questo straordinario monumento continua ad essere racchiusa nelle parole dell’imperatore Adriano che scrisse: «Volli che questo santuario di tutti gli dei rappresentasse il globo e la sfera celeste»

Tag: Pantheon, Roma, Marco Agrippa, Adriano

Autore: M.N. megazine@megmarket.it