Esperienze

Carrù, la Patria del Bue Grasso

La prima fiera si tenne nel 1910 e ancora oggi la rassegna zootecnica è riservata esclusivamente a bovini di razza piemontese

Carrù, la Patria del Bue Grasso

Carrù è la Patria del Bue Grasso.

La prima fiera si tenne il 15 dicembre 1910, promossa dall’amministrazione comunale su proposta del Comizio Agrario di Mondovì, con l’obiettivo di incrementare la produzione zootecnica e di favorire il consumo di carne anche fra le classi meno agiate della popolazione.

Fu un successo con 2100 capi bovini, 200 suini, 500 ovini ed un migliaio di capi di pollame.  

L’allevamento ha una storia fatta di persone, sacrifici e dedizione.

Incaricati degli spostamenti degli animali, del tutto simili a quelli che ancora oggi possiamo vedere in qualche zona di montagna, erano i tucai, allevatori e persone che li curavano.

Il loro unico e essenziale strumento di lavoro era il caratteristico bastone fatto di legno di castagno incurvato a arte che è ancora il simbolo di oggi.  

L’evento centrale della Fiera è la rassegna zootecnica, riservata esclusivamente a bovini di razza piemontese.  

La star è il bue grasso, il simbolo della razza piemontese.

Maestoso e imponente, è un bovino adulto dal manto bianco, che viene castrato entro gli otto mesi di età (lasciandone integra la sacca scrotale) per favorire l’aumento di peso dell’animale, che può superare abbondantemente la tonnellata e che assume la denominazione di bue solo dopo i quattro anni di vita.

La sua alimentazione deve essere a base di prodotti naturali, somministrati preferibilmente a secco: fieno, mais, crusca, soia, fave, orzo, sono i principali componenti della sua dieta, che può essere arricchita da una parte integrativa minerale e vitaminica.  

Le categorie di buoi ammessi alla rassegna zootecnica sono tre e la loro suddivisione si riferisce unicamente al loro aspetto morfologico e al tipo di sviluppo muscolare, mentre rimane assolutamente invariata la qualità della carne:

Nostrano: è il classico bue impiegato nei lavori agricoli del passato, ha forme armoniose e masse muscolari non particolarmente accentuate;

Della coscia (o Fassone): è un animale con uno sviluppo muscolare decisamente marcato, nel quale molto evidente e caratteristica è la cosiddetta “groppa di cavallo” o “groppa doppia”;

Migliorato: ha masse muscolari piuttosto pronunciate e la sua conformazione si può collocare ad un livello intermedio fra il Nostrano e il Fassone.    

Altrettanto pregiati e apprezzati sono: manzi, vitelli castrati, vitelloni della coscia, vitelle della coscia, manze, vacche grasse e tori.  

Un premio speciale viene inoltre assegnato al Bue più pesante, che raggiunge cioè il peso più elevato in assoluto, indipendentemente dalla categoria di appartenenza.  

Riconoscimenti prestigiosi ed ambiti sono i numerosi premi messi in palio per i vincitori.

Primo fra tutti la Gualdrappa, un drappo di pregio realizzato interamente a mano, che raffigura una testa di Bue in campo bianco e che viene assegnata unicamente al primo classificato di ciascuna categoria di animali ammessi alla rassegna. 

Al secondo e al terzo classificato di ogni categoria viene invece attribuita la Gran Fascia, anch’essa realizzata a mano, e il cui colore di fondo è rispettivamente blu e bordeaux.

La Fiera è un momento emozionante per grandi e piccini e non può sicuramente mancare una visita a La Casa della Piemontese, un museo unico nel suo genere, dove scoprire l’allevamento di ieri e di oggi grazie a un percorso multimediale e interattivo.

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Autore: megazine@megmarket.it