Il nuovo trend cultural chich: un tour inedito tra le biblioteche più belle d’Italia

Custodiscono opere preziose e sono "monumenti" inseriti in contesti artistici d’eccezione, da Nord a Sud del Belpaese

Il nuovo trend cultural chich: un tour inedito tra le biblioteche più belle d’Italia

Qualcuno ha scritto che i libri contengono tutti i pensieri e i segreti del mondo.

E questi pensieri sono a loro volta conservati in luoghi affascinanti e silenziosi, piccoli universi del sapere, spesso essi stessi vere e proprie opere d’arte.

E quindi tra i nuovi trend turistici quello cultural-chic di un tour tra le più belle e storiche biblioteche italiane ha davvero un suo perché.

Consapevoli da sempre dell’inestimabile valore dei manoscritti, memoria dell’umanità a cui si deve il passaggio della conoscenza, dapprima i monaci e poi i sovrani illuminati spesso costruirono edifici ad hoc per la loro conservazione.

Oggi molte biblioteche, oltre a custodire opere preziose, sono loro stesse pregevoli monumenti inseriti in contesti artistici d’eccezione, importanti per la loro architettura e, se costruite in tempi moderni, per il loro design.

Ce ne sono davvero molte, da Nord a Sud del Belpaese e a ragione iniziano ad essere comprese negli itinerari turistici come veri e propri attrattori.

Dovendone segnalare solo alcune, tra le più importanti e suggestive che possono essere visitate, la nostra scelta ricade su queste.

La biblioteca più antica d’Italia, ma c’è chi dice anche del mondo, la troviamo tra le meraviglie storiche di Verona, nel complesso architettonico del Canonicato, sulla piazza del Duomo.

E’ la Biblioteca Capitolare, nata nel VI secolo come Scriptorium, luogo preposto alla stesura e alla conservazione dei manoscritti, era già famosa nel 1200, tanto che Dante e Petrarca venivano qui a consultare volumi e documenti.

E’ ricca di codici di inestimabile valore. Nei secoli ha affrontato inondazioni, epidemie, saccheggi e bombardamenti.

A oggi vanta 1.200 manoscritti, 70.000 volumi e un interessante laboratorio dove vengono restaurati i codici antichi.

La struttura che conserva il maggior numero di volumi in Italia è probabilmente la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, in Piazza dei Cavalleggeri, ospitata in un bellissimo edificio costruito nel 1911 dall'Architetto Cesare Bazzani.

Ha un patrimonio librario composto da oltre 6.000.000 di volumi a stampa e 25.000 manoscritti.

L'ubicazione in riva all'Arno, così suggestiva, si rivelò catastrofica in occasione dell'alluvione del 4 novembre 1966, quando la Biblioteca fu completamente sommersa. Solo grazie al lavoro degli Angeli del Fango, ossia i moltissimi volontari accorsi da tutta Europa, che lavorarono in condizioni indicibili nel freddo di novembre, fu possibile salvare gran parte del suo tesoro culturale.

Sempre a Firenze si trova la straordinaria Biblioteca Medicea Laurenziana, capolavoro d’arte e di architettura.

Fu progettata nei primi decenni del '500 da Michelangelo Buonarroti che disegnò anche i banchi dell’antica sala di lettura, mentre per le vetrate fu dato incarico al Vasari.

La sua collezione conta 68.405 volumi a stampa e 11.044 pregiatissimi manoscritti, tra cui la più importante raccolta italiana di papiri egizi e le opere di Virgilio.

La seconda biblioteca italiana per importanza è la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, che si trova in via del Castro Pretorio, nei pressi della Stazione Termini.

Possiede un patrimonio librario pari quasi a quello della Biblioteca di Firenze.

La terza biblioteca italiana per numero di volumi si trova a Napoli e è la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III.  

E’ situata all’interno del sontuoso Palazzo Reale, in Piazza Plebiscito, ornata da originali stucchi, affreschi e antichi lampadari.  Il suo patrimonio è composto da circa 19.000 manoscritti e 1.800.000  volumi.

Contiene inoltre la preziosa collezione ritrovata a Ercolano, con l’opera di Epicuro “Sulla natura“ che costituisce in assoluto il fondo librario più antico conservato in una biblioteca.

A pochi passi dal Duomo di Milano si trova la famosa Biblioteca Ambrosiana.

Per la vastità delle raccolte e per il pregio dei codici conservati, come il celeberrimo Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, l’Ambrosiana è indubbiamente una delle biblioteche più importanti del mondo.

Particolarmente belle sono la Sala Federiciana realizzata nel XVII secolo e la Sala Lettura realizzata all’inizio del Novecento in seguito alla copertura dell’antico chiostro.

La Biblioteca reale di Torino e così preziosa da essere un bene protetto dall’Unesco. Istituita nel 1839 dal re Carlo Alberto di Savoia, è situata al piano terreno del Palazzo Reale. 

Raccoglie prevalentemente opere di storia degli Stati sabaudi e di scienze storiche. Il salone monumentale è un ambiente maestoso, realizzato in stile neoclassico con la volta affrescata da scene allegoriche sulle arti e le scienze.

La Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia è tra le più storiche.

L’idea di realizzare una biblioteca pubblica a Venezia prese forma durante la permanenza di Francesco Petrarca nella città della laguna.

Nel 1362 egli decise infatti di donare i suoi libri alla Repubblica perché andassero a formare il primo nucleo di una più ampia raccolta aperta agli studiosi e amanti della cultura.

La biblioteca si trova in un meraviglioso edificio del ‘500 che include il Palazzo della Libreria e la Fabbrica della Zecca e si affaccia sulla piazza più famosa del mondo, Piazza San Marco.

All’interno sale fastose e un immenso patrimonio con oltre 650mila libri antichi, atlanti, mappe e manoscritti rarissimi. Tra gli edifici più singolari per una biblioteca c’è la Salaborsa di Bologna, inaugurata nel 2001.

Occupa la Piazza Coperta dove si svolgeva il mercato della Borsa e che successivamente fu utilizzata dalla Cassa di Risparmio.

La struttura in vetro e ghisa in stile modernista ha una pavimentazione di vetro, che permette di ammirare preziosi reperti archeologici dovuti alla stratificazione di varie civiltà.

Si tratta di una biblioteca pubblica multimediale che ha lo scopo di diffondere e sostenere l’uso delle risorse digitali e delle nuove tecnologie dell’informazione.

Qui l’antico incontra il moderno, perché il sapere va oltre i confini del tempo e dello spazio.

Ma anche se il profumo della carta stampata e della pelle rilegata lasciano il posto ai più moderni device, visitare questi immensi patrimoni appaga la mente e aiuta a conoscere in modo diverso la storia delle città ed esplorare nel contempo l’intero universo.

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Autore: M. N. megazine@megmarket.it

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