Milano da vivere: la nuova frontiera green del marketing urbano

La metropoli che non ti aspetti fra alberi monumentali, bosco verticale e la biblioteca degli alberi

Milano da vivere: la nuova frontiera green del marketing urbano

Milano da vivere è l'espressione che ben descrive una metropoli che non smette mai di sorprendere positivamente.

Viene così definitivamente sostituita la non sempre felice definizione "Milano da bere" originata da una campagna pubblicitaria che negli anni Ottanta era associata a benessere diffuso e talvolta arrivista.

Oggi Milano punta a un altro benessere caratterizzato da verde, cultura, alberi e sostenibilità.

Sono oltre 2.400 gli alberi monumentali italiani iscritti nell’apposito elenco voluto dal Ministero delle politiche Agricole alimentari e forestali, scelti per il loro elevato valore biologico ed ecologico e per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali.

Protagonisti e testimoni muti della storia dell'uomo e dell'ambiente, gli alberi monumentali fanno parte della nostra civiltà. Sono sentinelle silenziose, giganti attorno ai quali la vita scorre e le città si trasformano.

Milano ne è un esempio.

Basta passeggiare per le strade milanesi per scorgerne diversi, nei numerosi parchi cittadini, ma anche lungo i viali e nei quartieri. Al Parco Sempione, per esempio, troviamo maestosi Platani e Cipressi Calvi alti fino a 30 metri e con circonferenze che raggiungono i sei.

I Giardini di Porta Venezia e di Villa Litta, invece, custodiscono esemplari meravigliosi di Platani e Bagolari.

Piazza XXIV Maggio è ombreggiata da una Quercia rossa alta 40 metri (4,50 la circonferenza), senza dimenticare Villa Reale Belgiojoso Bonaparte di via Palestro con un Bagolaro, un Cedro dell'Himalaya e un Platano dalle dimensioni sorprendenti.

Ma il lato green di Milano non si esaurisce certo qui.

Basta andare nel quartiere di Porta Nuova per rendersene conto. In lontananza spicca il bellissimo profilo del Bosco Verticale, i due palazzi residenziali progettati nel 2014 dallo studio Boeri nel Centro Direzionale di Milano, con oltre duemila specie arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti.

Un bellissimo e ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che è risultato vincitore di prestigiose competizioni ed è stato riconosciuto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat il «grattacielo più bello e innovativo del mondo» nel 2015 e come parte dei «cinquanta grattacieli più iconici del mondo» nel 2019.

Ai suoi piedi nel 2018 è nata la Biblioteca degli Alberi, un parco pubblico contemporaneo con quasi 10 ettari di estensione, progettato dall’architetto paesaggista olandese Petra Blaisse.

Uno spazio che evolve insieme alla città tra foreste circolari e geometrie vegetali, pensate per essere delle vere stanze en plein air ad uso dei cittadini e dei turisti.

Un paesaggio in continua mutazione che a seconda delle stagioni regala spettacoli di colori diversi nei “campi irregolari” che abbondano di graminacee e fiori di campo, contributo di Piet Oudolf,  paesaggista di fama mondiale, autore anche della High Line di New York.

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