Enrico Molineri: "Per i giovani serve nuova energia per tornare a amare il lavoro"

Intervista con l'imprenditore edile e Presidente di Confartigianato Ceva

Enrico Molineri: "Per i giovani serve nuova energia per tornare a amare il lavoro"

Ha quasi 40 anni l'imprenditore edile Enrico Molineri e "orgogliosamente artigiano", è il nuovo presidente di Confartigianato Ceva.

Una nuova sfida importante in un momento impegnativo. I giovani, il senso di fare impresa e il futuro mantenendo fede alle idee di ieri, ma con innovazione e competenza.

Incontro & Racconto con Enrico Molineri.

Quando nasce la sua passione associativa?

Sono entrato in Confartigianato abbastanza tardi, nel 2009, a quasi 28 anni, spinto dall'allora Presidente della zona di Ceva e dal fatto che da molti anni mio papà era associato.

Pensavo di provare, vedere com'era l'ambiente e poi farci un pensierino. Non me ne sono più andato...

Quali sono gli obiettivi del suo mandato?

Il mio mandato da presidente di zona inizia in un periodo non semplicissimo. Dopo anni di crisi più o meno profonda che ha colpito diversi settori (edilizia, trasporti, tessile, ecc.), è arrivata la pandemia a dare un'ulteriore mazzata alle nostre imprese.

Ciò che fin dal momento della nostra candidatura ci siamo proposti io e i miei 2 vicepresidenti, con il prezioso aiuto del nostro consiglio di zona, è stato di essere il più vicino possibile agli associati, su un territorio, quello della zona di Ceva, geograficamente difficile. Si va infatti dall'alta Val Tanaro, alla Valle Mongia, e a buona parte della Valle Bormida.

Che cosa pensa sia necessario per le imprese in questo momento?

Molta chiarezza da parte delle istituzioni e tanta, tanta serenità. Serenità di poter lavorare, senza rischi di chiusure e con il solo scopo di produrre posti di lavoro e ricchezza per tutto il territorio.

Solo potendo guardare al futuro con fiducia possiamo sperare di tornare ad una normalità vera.

Giovani e imprese, quale futuro?

Domanda difficile. 

I giovani oggi sono purtroppo molto demoralizzati.

I pochi che decidono di iniziare un'attività in proprio, lo fanno perchè mossi da un'enorme quantità di passione, e magari per portare avanti quella che è l'attività di famiglia.

Mi preoccupa, da imprenditore, il fatto che sia molto difficile, se non quasi impossibile, trovare giovani che abbiano voglia di imparare un mestiere, che sia il muratore o il tornitore o il cameriere. Questo purtroppo, ad oggi, è un pessimo segnale per il futuro. E' proprio qui che dovrebbe intervenire il governo, con politiche mirate ad incentivare il lavoro, non l'assistenzialismo fine a se stesso.

Quali invece gli obiettivi dell'edilizia?

L'edilizia sta vivendo, dopo quasi 10 anni di crisi profonda, un nuovo periodo roseo, legato soprattutto all'introduzione dei superbonus 110%. Superbonus che, a dire la verità, hanno creato e creano ancora non poca confusione nel loro effettivo utilizzo. Se a questo aggiungiamo l'aumento globale e ingiustificato del prezzo di tutti i materiali, andiamo a delineare un orizzonte sì positivo, ma pieno di insidie e di incognite.

Ma siamo italiani...e come sempre, ci arrangeremo per trovare la soluzione migliore, col minor spreco di risorse.

E dove guarda la sua impresa?

La mia impresa guarda a quelli che saranno gli sviluppi e gli scenari dei prossimi anni, consapevoli che bisogna gestire il carico di lavoro arrivato in questi mesi, crescendo anche un pochino (sempre che si riesca nell'impresa impossibile di trovare personale!), ma sempre con un occhio attento a ciò che sarà, consapevoli del fatto che questo periodo di boom avrà un termine, e questo andrà gestito nel migliore dei modi...bisognerà essere pronti al "dopo superbonus"!

Tag: Enrico Molineri, Confartigianato Ceva, giovani, edilizia

Autore: megazine@megmarket.it

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