Euroflora, l’incanto primaverile della natura

Si racconta nella Bibbia, che l’uomo appena creato fu messo nel paradiso terrestre ed ebbe mandato di dominare la terra

Euroflora, l’incanto primaverile della natura

Il desiderio di paradiso connaturato in tutti noi trova così corrispondenza nella ricerca estetica, ovvero nella umanissima attrazione per il bello.

Tutto ciò si esprime ad Euroflora in questi giorni a Genova, dove florovivaisti e designer del paesaggio si sono dati grande impegno a mostrare la bellezza della natura e il modo più ricercato e vivo di esaltarla.

Si tratta di una fiera straordinaria, la maggiore in Europa, che una volta nella vita vale la pena di visitare. Nel 2006 ci andai quando presentarono per la prima volta un esemplare di wollemi pine, una conifera della famiglia delle araucariaceae, conosciuta solo da reperti fossili risalenti al tempo dei dinosauri, che fu scoperta viva con solo alcuni esemplari nel 1994 in un’area selvaggia della foresta pluviale temperata del Parco Nazionale di Wollemi, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia.

Era la più importante scoperta botanica del secolo, finalmente riprodotta per il mercato vivaistico e presentata dentro una grande gabbia di ferro. Faceva una certa emozione ammirare una specie vegetale che era stata contemporanea ai dinosauri, e mio figlio ancora sogna di piantarne una in giardino.

Altra cosa che ancora merita ricordare, e ancora vale per il nostro dominio della natura trasposto alle sofisticate anche se utili cose inventate dall’uomo, fu vedere una sorta di coltivazione di vecchi elettrodomestici, lavatrici, pezzi di frigoriferi, fornelli, che sbucavano da un prato verde, accanto a un giardino di splendide e leggiadre fioriture di cornus bianchi e rosa: era uno dei primi provocatori inviti a ragionare sul riciclaggio dei rifiuti. Poi si passeggiava tra ambienti e climi diversi, come girare il mondo in un paio d’ore, e tra i grandi cactus di varie specie e forme si poteva pensare ai fumetti di Jacovitti, alle storie di Tex Willer o ai film western, oppure immaginare di trovarsi in Amazzonia o tra le robinie della savana.

Quest’anno ad Euroflora si visita nei Parchi di Nervi a est di Genova. Negli enormi parchi l’esposizione gioca sulle composizioni di masse colorate e con ben 13 fontane circolari, appositamente realizzate per inserire l’acqua tra le geometrie circolari ed ellittiche del giardino romantico, disposte in modo da creare prospettive e visuali incantevoli lungo i percorsi sinuosi delle passeggiate: una musica di colori. Numerose sono le regioni presenti, le associazioni di florovivaisti italiani e di architettura del paesaggio che, assieme a Federparchi e al Ministero della Transizione Ecologica, puntano a sensibilizzare e spiegare l’importanza della natura e del verde urbano.

Di notevole impatto le installazioni di opere d’arte che raffigurano grandi frutti su alti pilastri in acciaio cor-ten, così come con la selezione di ceramiche colorate ed alcune particolari sculture in legno. Poi il roseto permanente dei parchi con oltre metà specie fiorite, le selezioni di cactacee giganti dal giardino esotico del Principato di Monaco, la strepitosa collezione di bonsai giganti e le distese di azalee, ortensie e rododendri in fiore, catturano visitatori come api sul miele. Un vero spettacolo questa valorizzazione della bellezza della natura che, seppur con tutta la sua fragilità e momentaneità, resta di fondamentale importanza per la vita dell’uomo.

Alessandro Serena

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