Nel Parco della Val d’Agri, a cerniera con i territori del Vallo di Diano in Campania, Moliterno è oggi come da secoli, un territorio ricco di fascino, storia e cultura. Il suo borgo antico dominato dallo splendido castello medievale è il luogo ideale per chi vuole provare a ripartire dopo la pandemia.
Tra innumerevoli chiese seicentesche e settecentesche ricche di arte, cappelle medievali, vicoli dal fascino indescrivibile, si spazia con lo sguardo su un paesaggio unico. Boschi, fiumi, vallate, paradiso per i bikers e per chi ama i sentieri di montagna; Moliterno ha un territorio di 100 kmq totalmente inserito in area parco.
Il paese di quasi 4000 abitanti ha una rete museale di ben 7 musei, schegge di bellezza adamantina disseminate nel centro storico: si va dal museo dell’800 lucano con opere del macchiaiolo Moliternese Michele Tedesco, al museo del Paesaggio (unico per quantità di opere) ricco di opere di vedutisti famosi, per poi andare a un museo della ceramica, uno di arte contemporanea con Picasso ma anche Guttuso, e poi passare a gallerie di arte moderna, capolavori del divisionismo, stampe, sculture… la rete dei Musei Aiello Moliterno qualificano questo Comune come vera città della Cultura.
A ciò si aggiunge la biblioteca Giacomo Racioppi, un patrimonio di oltre 25.000 volumi, una mediateca e un fondo antico di grande pregio. Passeggiando per Moliterno si viene rapiti di volta in volta dalla natura, dalle chiese, dal castello e dai tanti palazzi nobiliari memoria di tantissimi uomini illustri che qui nacquero, come Ferdinando Petruccelli della Gattina, Giuseppe Parisi, Giacomo Racioppi.
Il commercio, da sempre anima del paese, è collegato all’enogastronomia, principalmente per il prodotto principe di questo territorio il Canestrato di Moliterno IGP, un formaggio unico.
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Autore: megazine@megmarket.it