Come spesso accade, da inventare c’è ben poco se pensiamo a civiltà eccelse come ad esempio l’Antica Roma.
E quindi scopriamo che la recente e modaiola abitudine dello street food, che ci permette di gustare tipicità locali “da asporto”, era già in uso duemila anni fa.
Infatti nel Parco Archeologico di Pompei, che tutto il mondo ci invidia, è appena affiorato un Thermopolium, ossia un’antica bottega di cibo da asporto, praticamente integro, con anche i resti di pietanze di ogni tipo, dalle lumache ad una sorta di "paella" che i Romani usavano acquistare e consumare per strada.
Si tratta di una scoperta incredibile, che ci riporta al 79 d.C., quando l’eruzione del Vesuvio provocò la completa distruzione delle città di Ercolano e Pompei.
Una sorta di istantanea della vita romana del I secolo dopo Cristo, pochi istanti prima che la lava coprisse ogni cosa.
I lavori delle ultime settimane hanno fatto riemergere l'intero ambiente della taverna, con il suo bancone a elle riccamente decorato, utensili e suppellettili.
La taverna o Termopolio era un tipo di locale molto popolare all’epoca, si stima infatti che, nella sola zona degli scavi di Pompei ce ne fossero circa ottanta.
Nessuno dei ritrovamenti fatti fino ad ora però è così ben conservato.
Le decorazioni e i colori sono praticamente intatti e ritraggono perfettamente diversi animali, tra cui due anatre appese a testa in giù, un gallo, un cane e alcune scene di vita all’interno del locale.
La meravigliosa scoperta è in fase di studio e restauro per permettere ai visitatori di ammirarla personalmente a partire probabilmente già dalla prossima primavera.
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Autore: M. N. megazine@megmarket.it