L’organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) ha presentato a Parigi il suo consueto report annuale (World wine production outlook) ed ha stimato i volumi complessivi di vino del 2021 a 250,3 milioni di ettolitri (esclusi mosti e succhi d’uva) calcolando un -4% rispetto al 2020. E’ il terzo anno consecutivo sotto la media.
l’Europa, a causa della scarsità dei raccolti in Italia, Francia e Spagna, perde 22 milioni di ettolitri. La stima dell’Oiv è di 145 milioni di ettolitri di vino, in calo del 13% rispetto al 2020
La principale causa è da attribuire alle condizioni climatiche non favorevoli, infatti i tre maggiori produttori mondiali, che rappresentano il 45% dei volumi (il 79% in Europa), hanno subito i pesanti effetti a causa del clima, in particolare delle gelate tardive del mese di aprile.
L’Italia mantiene comunque la leadership mondiale con 44,5 mln/hl stimati e un -9% sul 2020. Seconda piazza per la Spagna, intorno ai 35 mln/hl, a -14% rispetto all’anno precedente e a -9% sui cinque anni. Per la Francia il 2021 è stato uno dei peggiori anni per la raccolta delle uve a causa di elementi concomitanti: gelo, piogge, grandine e attacchi delle muffe. Il crollo produttivo è del 27%.
Il direttore generale Oiv Pau Roca sottolinea però che “Nonostante il calo produttivo, il mercato dà segnali positivi. Nel 1° semestre 2021, il +9% in volume e il +21% in valore sul 2020 e i rispettivi +4% e +6% sul 2019 dicono che si va meglio del pre-pandemia”. E sempre secondo l’Oiv sono positivi anche i primi dati sui consumi: il trend 2021 è a circa +2%.
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Autore: M.N.megazine@megmarket.it