Nel mondo della mixology il Martini è considerato il Cocktail per eccellenza, unico, intramontabile, una vera e propria icona di stile.
Dal 1961 è un cocktail ufficiale della IBA, International Bartenders Association.
Vi sono numerose ipotesi in merito alla sua nascita e al suo nome. Alcuni sostengono che sia il nome del barista italiano che per primo, nella New York del 1912, l'avrebbe preparato per John D. Rockefeller presso il Knickerbocker Hotel.
Secondo altri il drink fu servito ancora prima, negli Usa, nella città californiana di Martinez, o forse a New Orleans dal barman Martinez, intorno alla fine del 1800.
Inutile cercare la versione corretta, il mistero dell’origine di uno dei cocktail più famosi al mondo fa parte del suo fascino e lo rende leggendario.
È uno dei pilastri dell’arte del bere bene, che va rigorosamente servito nella classica coppetta. La tecnica usata per la sua preparazione si chiama Stir and Strain, e prevede che il cocktail sia mescolato nel mixing glass con ghiaccio e poi filtrato nel bicchiere raffreddato.
Gli ingredienti? Semplicemente gin e vermouth dry a cui alla fine si aggiunge l’oliva verde.
Ma per i veri intenditori il Martini va “agitato e non mescolato”, parola di James Bond.
Tag: Martini, gin, vermouth dry, stir and strain
Autore: M.N. megazine@megmarket.it