Forest Sharing, riportare a nuova vita i boschi abbandonati

L’idea è di un gruppo di giovani, che hanno creato una piattaforma e una community per prendersi cura dei boschi in stato di abbandono

Forest Sharing, riportare a nuova vita i boschi abbandonati

L’idea è nata da un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno deciso di creare una piattaforma e una community per prendersi cura dei boschi in stato di abbandono.

Capita spesso, infatti, che i proprietari di zone boschive, magari situate in località lontane dall’attuale luogo di residenza, per diverse ragioni non possano più occuparsene, con il rischio di danneggiare e perdere una risorsa fondamentale del nostro ecosistema.

Da un recente studio emerge infatti che oltre la metà dei boschi di proprietà privata, sono in stato di abbandono. Forest Sharing si offre di adottarli o meglio di gestirli.

Il progetto ha origini fiorentine, ma opera su tutto il territorio nazionale e recentemente anche a livello internazionale. I sette giovani fondatori, con un’età media di 34 anni, hanno già ricevuto importanti riconoscimenti come una delle migliori idee imprenditoriali in ambito green.

Aderendo a Forest Sharing i proprietari dei terreni ottengono una manutenzione sostenibile della loro proprietà a costo zero, mentre la start up guadagna in percentuale sulla vendita della legna e sulle varie attività proposte di volta in volta, incluso, se possibile, l’accesso a fondi europei per lo sviluppo rurale.

Un’idea vincente che unisce i principi della moderna sharing economy e della tecnologia, ai valori antichi della tradizione contadina, che considerava i boschi una grande risorsa e una importante difesa per il suolo e per i suoi abitanti.

Tag: Forest Sharing, difesa dei boschi, start up, sharing economy

Autore: M.N. megazine@megmarket.it

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