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Olio lucano, che passione!

In Basilicata l’olivo rappresenta la coltivazione legnosa più diffusa e occupa oltre 26mila aziende su una superficie di 26.606 ettari

Olio lucano, che passione!

In Basilicata l’olivo rappresenta la coltivazione legnosa più diffusa.

I numeri 

Occupa oltre 26mila aziende su una superficie di 26.606 ettari; la presenza media è di quasi 1 ettaro di oliveto per azienda. Per la precisione ci sono circa 10.744 aziende con una superficie olivetata inferiore a mezzo ettaro; 8.297 aziende con una superficie a ulivo compresa tra 0.50 e 1.00 ettaro e  6.667 aziende con una superficie olivetata compresa tra 1.00 e 5.00 ettari. Solo 336 aziende presentano una superficie coltivata ad olivo compresa tra 5 e 10.00 ettari per un totale di 2.214 ettari.

Caratteristiche della coltivazione

La Basilicata è caratterizzata da una olivicoltura in parte specializzata. La densità di impianto è in media di 200 piante per ettaro. Le varietà coltivate sono 24, ma le più diffuse sono: la Maiatica con 4.268 ettari pari al 16%, la Coratina con 4.193 ettari pari al 15.8%, segue la varietà Leccino con 2.943 ettari pari all’11%, il Frantoio con 2.217 ettari pari all’8.3%, l’Ogliarola con 1.896 ettari e la Ogliarola del Bradano con 1.581 ettari.

La coltivazione dell'ulivo ha una grande valenza paesaggistica, ma in Basilicata è caratterizzata da una scarsa competitività, dovuta a elevati costi di gestione e bassa produttività per tecniche colturali che non permettono alle piante di poter esprimere a pieno il potenziale produttivo. Questo comporta dei margini reddituali così ridotti che in molti casi la coltivazione viene abbandonata, con conseguente richiesta all’Ente di estirpazione e abbattimento.

L'olio lucano

L’extra vergine della Basilicata si presenta limpido, di color giallo con riflessi verdi.

All’olfatto ha note fruttate medio intense o leggere: verdi, erbacee, con sentore in prevalenza di mandorla, carciofo, pomodoro e mela.

Al palato l’amaro e il piccante sono equilibrati e persistenti, di intensità leggera o media. A volte si riscontrano sentori di piante aromatiche (origano, finocchio selvatico, timo, salvia, basilico o menta), oppure di agrumi e fiori di campo.

Versatile, si presta a molteplici impieghi, a crudo come in cottura.

Come riconoscimenti rispetto all'origine del prodotto, al momento è in commercio l’olio Dop Vùlture, ma è in corso anche il riconoscimento dell’olio Igp Lucano, per il quale il Ministero ha espresso parere favorevole, dando il via libera alla pubblicazione del disciplinare di produzione.

Tag: olivo, olio lucano, Basilicata, Dop Vulture, Igp Lucano

Autore:  megazine@megmarket.it