L’Agnello mette in difficoltà la Lupa: l'Udinese è la forza di un gruppo speciale

Quando la passione e il gruppo fanno la differenza lo spettacolo è assicurato. Cronaca di una giornata di emozioni alla Dacia Arena per Udinese-Roma

L’Agnello mette in difficoltà la Lupa: l'Udinese è la forza di un gruppo speciale

Domenica di sole ma giornata molto fredda alla Dacia Arena come molto fredda è stata la doccia per l’Udinese dopo il pari al novantaquattresimo minuto della Roma, su rigore, realizzato da Pellegrini per una mano galeotta di un tanto possente quanto irruento Marvin Zeegelaar.

È questa, in sintesi, l’emozione di centro di un match giocato in maniera splendida da un Udinese frizzante che ha ricalcato in campo lo spirito guerriero del suo mister, Cioffi che mosso da tutta la carica del momento ha calpestato l’erba della Dacia arena per tutta la partita in maniera continua senza lasciarle scampo.

37-16-10 Pereyra, Molina, Deulofeu questi i numeri e i nomi della giornata, spina nel fianco destro della squadra capitolina.

Tre ragazzi scatenati che sulla fascia destra sono stati in grado di esaltare un Rui Patricio, portiere ospite, sempre attento e pronto a spronare la sua difesa sorniona.

Roma stanca, come spiegherà alla fine della partita Mister Mourinho, forse per qualche impegno di troppo in settimana ma squadra intontita da un Udinese spumeggiante che si muove bene in campo ed interpreta in maniera quasi impeccabile la partita.

Splendido il goal dell’Udinese al quindicesimo minuto del primo tempo dopo diverse azioni brillanti non andate a buon fine.

Un tiro piazzato in maniera magistrale da Molina fa diventare la Dacia Arena una bolgia, ed è comprensibile la felicità del pubblico che sussulta pure per uno strepitoso Makengo che ci delizia con un tiro fulmineo che fa esaltare Rui Partricio. Palla spizzicata con la mano opposta dal portiere ospite che finisce prima sulla traversa poi sulla schiena dello stesso portiere e infine sul palo per poi uscire lasciando a bocca asciutta Udinese e pubblico. Sarò di parte (anche io faccio il portiere) ma l’intervento dell’estremo difensore romano è da TOP player. La partita scivola via con repentini cambi di fronte che alla fine rovinano la festa all’Udinese che proprio allo scadere del recupero cede lo scalpo con una disattenzione che pagherà a caro prezzo. 

L’ultima parola che trovo sui miei appunti disordinati è solo una ... peccato.

E allora ecco le voci dei protagonisti rilasciate a caldo al termine della gara ai microfoni di Udinese TV

Molina incontenibile: “abbiamo fatto un grande partita. Sono molto felice di giocare e fare punti per la squadra. Sono molto contento del goal di oggi. A mio avviso ad inizio campionato non ero al cento per cento della mia forma fisica. Oggi sto benissimo e sono felice di aiutare la squadra, sia in gara sia durante gli allenamenti. Anche il gruppo mi porta ad essere così. Ci dispiace per il pareggio all’ultimo però siamo felici della partita che abbiamo giocato, sia a livello difensivo che offensivo.  Segnare è sempre bellissimo perché ti dà confidenza, segnare il sesto goal al “Maradona” sarebbe bellissimo”.

Makengo un colosso: “felici di aver mostrato il nostro gioco; è stata una bella partita, siamo molto felici di come abbiamo giocato. Peccato per goal che abbiamo preso all'ultimo minuto. Noi vogliamo sempre giocare con il nostro stile. Vogliamo andare a Napoli e fare punti.  Io, Jajalo e Pereyra non abbiamo tanto giocato assieme però ci alleniamo sempre assieme e conosciamo quali sono le qualità di tutti. I tifosi oggi ci hanno supportato molto, siamo molto felici di avere tifosi così. C’è un po’ di delusione per i tre punti persi però siamo felici di poter mostrare il nostro gioco”

Cioffi irrequieto e sempre attento: "Ottima prestazione dei ragazzi, non ci dobbiamo limitare al risultato anche se è un aspetto fondamentale per una squadra come la nostra che ha come primo obbiettivo la salvezza. Ma non bisogna essere schiavi del risultato, se i ragazzi fanno tutto alla perfezione per 96 minuti non dobbiamo soffermarci sull’episodio del rigore. La squadra ha fame e idee chiare, si respira la domenica ma anche in settimana.

È normale che i ragazzi fossero un po’ giù, un po’ di sconforto c’era per la vittoria sfuggita ma gli ho detto di rialzare la testa perché non c’è alcun motivo di essere sconfortati.
Ripeto sempre ai giocatori che per me sono tutti titolari anche chi non gioca o parte dalla panchina, voglio questo da loro e che si sentano così. Devono lavorare sodo, poi vengono fuori queste prestazioni qui. Makengo ha fatto una grande partita, è un ragazzo d’oro, peccato per il gol. Se calcia in porta ha molte possibilità di riuscire a segnare”.

Dall’altra parte, Mister Mourinho “signore” pacato e riflessivo che ho avuto modo di incontrare nel post-partita, anche se non riesce a sorridere, spiega:

"Mi dispiace aver trovato il pari così tardi. Zaniolo? Ha giocato condizionato dalla diffida" "Dopo il gol di Pellegrini ho pensato che avrei voluto qualche minuto in più da giocare... Sapevo che con l'Udinese sarebbe stata dura e dopo due minuti ho capito che avevo ragione. Siamo riusciti a entrare nel gioco solo dopo, con i cambi e una nuova energia".

"Alcuni giocatori erano scarichi fisicamente e mentalmente, un po' per la gara di giovedì con il Vitesse, un po' per la pressione dell'Udinese: il body language non mente, in 2 e 3 non avevano giusta intensità e forza mentale. Non è facile giocare giovedì e di nuovo domenica fuori casa, è già capitato e abbiamo perso a Verona, a Venezia e oggi pareggiato qui. Ma dobbiamo fare meglio: anch'io sono stanco ma la stanchezza la avverto dopo la partita, non durante. Alcuni hanno iniziato in campo e non mi è piaciuto". E ancora: "Loro hanno giocato al massimo, noi con difficoltà. Ne ho già parlato con i giocatori: non possiamo scegliere le partite, devono essere tutte importanti, dobbiamo avere la stessa forza mentale sempre".

La partita è finita. Gioie, esultanze, cori e qualche petardo di troppo in campo assieme ad alcuni rimpianti di entrambe le compagini lasciano spazio ad una conferenza stampa dedicata, oggi, in via esclusiva a giornalisti sky e Rai.

E così non mi resta che godere del ricordo più bello della giornata: un cartello alzato con estrema compostezza e educazione da un ragazzino con evidente accento romano che mi ha fatto riflettere e che riportava queste parole: “Hi Tamy could I have your t-shirt please?”

Cosa ho visto? Non solo una semplice domanda ma una perla, una perla che racchiudeva in sé un potente invito intriso di speranza e di vera passione calcistica covata nel cuore alla ricerca del proprio mito!  

Tra i tifosi ospiti rumoreggianti, in silenzio dentro di me penso che davvero oggi, di questa sana speranza ne avremmo proprio tutti bisogno!

Speciale come sempre l’ospitalità del Club friulano, eccellenza oggi sul campo ed eccellenza consolidata del territorio che non possiamo far a meno di ringraziare anche per questa splendida opportunità.

E allora in bocca al lupo per la prossima partita e sempre: “Forza Udinese”! 

Un gruppo sempre diverso ma unico e speciale, una storia, una passione nata per unire e divertire sempre! Per tutti questa è la nostra Udinese!

Autore: Alberto Cocetta campovolo@megmarket.it

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