UDINESE Calcio Spa: 125 anni di storia bianconera

Cronaca di una giornata speciale alla Dacia Arena

UDINESE Calcio Spa: 125 anni di storia bianconera

Tutto comincia con un click!

Una mail inaspettata e un invito alla registrazione ad un evento che oggi lascerà un segno indelebile nella storia del calcio italiano. In un attimo vengo catapultato in una realtà che vive e fa sognare i suoi più accaniti tifosi, ma anche famiglie intere e nonni sportivissimi da 125 anni.

Non me ne rendo conto sino a quando alle 10 in punto di una domenica mattina fresca ma soleggiata mi trovo davanti al cancello principale della Dacia Arena, un gioiello tra il panorama degli stadi italiani, che nella notte, vestito di blu, ha atteso silenzioso assieme a me l’inizio di una grande festa.

Non si muovono facilmente le massime istituzioni e leggende del calcio italiano per un evento qualsiasi.

Oggi, infatti, dopo il gala di pochi giorni fa con La Famiglia Pozzo, dirigenza, staff e calciatori con mogli e compagne, si celebra il gran gala per i 125 anni dell’Udinese calcio S.p.a., Club Friulano emblema di tradizione ed eccellenza in ambito nazionale ed internazionale.

Sono solo e sono il primo davanti al cancello, ma in breve tempo vengo circondato da stelle del calcio giocato e da allenatori che hanno segnato la storia di un Club, l’Udinese, che rappresenta oggi una delle favole più belle del calcio italiano.

Approfitto dell’ansiosa attesa per una foto ricordo scattata  al volo con capitan Bertotto, con il campione del mondo Iaquinta, con gli instancabili motori  Pepe, Basta e Giannichedda e la roccia Domizzi! 

Mi chiedo fino all’ultimo se sia vero che anche io oggi parteciperò a questa festa. Ma non passa molto tempo prima che mi trovi al di là della recinzione. Accredito effettuato! È tutto vero!

Mi accorgo da subito che non c’è molto tempo da perdere, perché la mattinata è ricca di impegni e la festa che oggi si celebra in onore dell’Udinese ha un palinsesto molto serrato anche per la successiva partita delle 12.30 contro il Genoa, altra squadra gloriosa del calcio italiano.

In un attimo vengo “trascinato” come un pugile intontito,  sul ring dell’auditorium dove mi trovo circondato da campioni che hanno scritto la storia del calcio a Udine e non solo. Scambio al volo due parole con mister GIGI del Neri e de Canio due vere e proprie leggende a me care e poi seggo ammutolito ad assaporare emozioni speciali attraverso ricordi di persone speciali.  

Il grande evento di oggi in auditorium nel prepartita di Udinese  Genoa è condotto magistralmente  da Giorgia Bortolossi e Francesco Pezzella che ci mettono, come sempre, quel pizzico di professionalità in più che li rende sempre puntuali, precisi ed efficaci nella comunicazione.

Sfilano in due ore intense davanti ai miei occhi immagini da brividi di momenti che hanno lasciato un segno nella mente di migliaia di tifosi friulani e non solo, spezzoni di partire indimenticabili, gol pazzeschi, abbracci di gioia ma anche lacrime amare.

Scorrono veloci ricordi di vecchi campioni e di vecchie glorie e di quella voce indimenticabile di Bruno Pizzul, anima di migliaia di partite, voce che ha segnato la storia e che ha segnato il tempo.

Emozionanti i saluti di campioni che se anche da lontano, attraverso le immagini proiettate su due schermi laterali rendono la festa ancora più speciale ed indimenticabile.

Toccanti gli auguri a distanza del leggendario Zico e del superlativo Totò di Natale e di Mister Guidolin, grandi signori, grandi persone.      

C’è un piccolo spazio poi per qualche ricordo ed emozione in pillole   

30 novembre 1896 -  nasce la storia dell’Udinese come Società Udinese di Ginnastica e Scherma;

Primo risultato importante: finale di coppa Italia persa con il vado nel 1922.

1955 - L’Udinese, seconda, viene retrocessa per illecito sportivo.

1976 - Passaggio storico, dal Moretti allo Stadio Friuli, simbolo di una terra ferita dopo il   Terremoto .  Stadio inaugurato, in occasione della partita di Serie C Udinese-Seregno del 26 settembre 1976 anche se ancora senza nome.

1979 - Ricomincia la storia in serie A con la promozione firmata Massimo Giacomini.

1983 - L'arrivo di Arthur Antunes Coimbra, detto Zico. I tifosi entusiasti scendono in piazza e sognano in grande. 

1986 - L'arrivo che cambia la storia del club friulano è quello di Giampaolo Pozzo che subentra a Lamberto Mazza.

1997 - Segna la prima qualificazione in Uefa con Alberto Zaccheroni in panchina. Sono gli anni della sfida con l'Ajax, gli anni di Oliver Bierhoff.

1998 - L’Udinese è tra le grandi facendo segnare il terzo posto dietro a Juventus e Inter.

2005 - l'Udinese raggiunge il quarto posto e la prima qualificazione alla Champions League.  Spalletti lascia il posto a Cosmi.

7 dicembre 2005 - Il Barcellona in una serata d’autunno “gela” il pubblico friulano e toglie all’Udinese la gioia della qualificazione agli ottavi di Champions League con 2 goal negli ultimi 5 minuti di gara. Quella sera allo stadio c’ero anche io.

2011 - Nasce l'era di Mister Guidolin, con play-off di Champions League contro l'Arsenal

2012 - Udinese ancora sconfitta ai play off di Champions, stavolta per mano dei portoghesi dello Sporting Braga. Indimenticabile cucchiaio davvero indigesto, il rigore di Maicosuel.

Il resto è storia recente: parliamo degli ultimi dieci anni in serie A e di tante soddisfazioni.

Significative le parole del Patron Giampaolo Pozzo che come sempre in maniera elegante e ferma racconta: 

“Ricordo questi miei 35 anni che sono passati velocemente. Vorrei dire che sono qui casualmente perché io non dovevo fare il presidente. Sono venuto a dare una mano 35 anni fa perché la società era in difficoltà in una cordata che poi piano piano è diventata  cordino e poi da cordino sono rimasto da solo.  

Non mi sono pentito. Sono contento di tutte queste vicissitudini ma anche di piacevoli eventi vissuti, siamo andati in Europa e vorremmo tornare in Europa. Ho 80 anni e perciò dobbiamo farlo in fretta ma desidero farcela.

Ho visto tante facce del nostro periodo con molto piacere, perché abbiamo ricordi comuni molto belli e abbiamo passato tutti questi anni di Udinese felicemente.

L’Udinese per chi non è di qui, deve sapere che per noi rappresenta un simbolo importante:

Udinese e Julia! Gli alpini! Ecco siamo legati a questi due nomi e pertanto li portiamo avanti come se fossero un piccolo esercito della nostra regione, il nostro Friuli. Quindi andiamo avanti con orgoglio e con la voglia di continuare a fare bene.

Ringrazio anche le autorità, il Presidente Gravina e tutti i presenti perché ci sono stati sempre stati vicini e ci hanno aiutato a portare avanti questo ruolo nel calcio abbastanza difficile”.

Il tempo corre veloce e le emozioni sono tante ed intense. Tra una gamba che ondeggia nervosa e gli occhi lucidi di Giorgia, piccoli segni che fanno trasparire tutta la grande emozione di mille ricordi vissuti in un attimo troppo breve per poterlo assaporare fino in fondo, la festa sta per volgere al termine.

Rimane il tempo per la consegna al Patron Pozzo di una maglia della nazionale firmata dai campioni d’Europa 2021 e di alcune targhe ricordo che oggi sono il segno indimenticabile di una storia fatta di emozioni, quelle vere ed indimenticabili.

Diversi i giocatori, diversi gli allenatori ma rimarrà sempre unica ed indimenticabile la storia di questa grande società, una storia fatta di orgoglio e di vera passione. L’Udinese, una grande famiglia unita come nelle migliori tradizioni della nostra terra!

Grazie Udinese.

Grazie Famiglia Pozzo, grazie per averci regalato queste emozioni indimenticabili che oggi sono state in grado di lasciare una traccia indelebile nella storia ma soprattutto nel cuore di tutti noi, tifosi Veri e orgogliosi di aver fatto parte della storia di questo splendido club.

Grazie a tutti i tecnici, organizzazione e Ufficio Stampa che ci hanno permesso di poter vivere queste emozioni da condividere con i nostri lettori.

                                                        

Autore: Alberto Cocetta campovolo@megmarket.it

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