Dal Mondo: incontri e racconti con i Numeri UNO

In Friuli da dieci nazioni diverse: Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Francia, Germania, Olanda, Svizzera e Uruguay

Dal Mondo: incontri e racconti con i Numeri UNO

Ho avuto l’occasione, grazie ad un invito inaspettato, di partecipare ad una giornata di “gara mancata” vissuta tra i campioni in veste di inviato ed è nata così l’idea di raccontarvi le emozioni vissute in quell’angolo di lago che sembra il paradiso, raccolto tra acqua cielo e terra in una girandola di colori spettacolari che affiorano nonostante il maltempo.    

Ebbene sì è una domenica piuttosto grigia quella che fa da cornice, oggi,  ad una delle gare più spettacolari del circuito mondiale di parapendio! Immerso nella natura incontaminata, il lago freddo di Cavazzo o per i palati più esigenti Lago dei Tre Comuni, mosso da un’ aria frizzantina vorrebbe osservare rumoreggiante i migliori piloti al mondo di questa disciplina esibirsi in successione nelle gare a squadre “synchro” dove gli atleti effettuano le manovre in coppia e nelle gare “solo” ovvero dove il pilota si esibisce in una performance individuale.

Me lo spiega Luigi, coordinatore tecnico della manifestazione che stamattina mi ha accolto mentre assieme a tutta l’organizzazione dell’ Asd Volo Libero Friuli, è impegnato a gestire una giornata di leggera pioggia che ha bloccato le gare. Noto da subito tutta l’attenzione e un po’ di disappunto sul suo volto mentre ascolto le comunicazioni radio che, al momento, sanciscono lo stop delle gare per via del maltempo. È salito il vento ed è troppo pericoloso prendere il volo! Mi spiega Luigi. “Non è la mia giornata fortunata” ! Penso tra me e me! Ma in un attimo, guardandomi in giro mi  accorgo che questa competizione non è solo volo!

Ho l’occasione, oggi per la prima volta, di osservare in silenzio i volti dei migliori piloti al mondo di questa disciplina provenienti da dieci nazioni diverse: Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Francia, Germania, Olanda, Svizzera e Uruguay. Ad un tratto mi chiedo come facciano, persone così apparentemente semplici, ad effettuare manovre così complicate. Oggi proprio l’unico rammarico è quello di non poter vederli all’opera, nonostante sia rispuntato il sole, perché il vento non ci dà pace.

Gironzolo allora tra gli stand dove incontro tutto lo staff di soccorso mentre discute su che tipo di caffè procurarsi in questa pausa forzata, un campione con un telefonino che sorride mentre guarda forse qualche chat intrattenuta magari con parenti lontani! Due vele sono stese ad asciugare dopo un salto effettuato in finale, oltre i limiti dalla piattaforma, e vele ripiegate ammucchiate vicino a caschi scarpe e calzini intrisi d'acqua messi ad asciugare all’aria.

Qualcuno cerca di decollare nonostante il vento lo forzi a terra. È il momento per qualche scatto ad immortalare il mancato decollo,  un atleta con la vela che galleggia sul lago grazie ad un fenicottero rosa gonfiabile che non lo fa affondare, ragazzi che l’acrobazia la fanno a terra ad imitare i circensi sollevandosi a vicenda, due contendenti il podio che si sorridono e si lasciano andare ad un abbraccio fraterno sorseggiando poi una birra in compagnia! Mi sembra chiaro che per oggi, non devono più volare!    

Ad un tratto mi accorgo di non vedere più il piccolo Lorenzo che un attimo prima era qui accanto a me! Mi giro e scorgo un trenino danzante di atleti, che percorre la sponda del lago tra la gente e mi accorgo che alla testa del trenino c’è proprio lui: Lorenzo ! Risucchiato in un vortice di emozioni danza cantando e mi guarda sorridendo come a dire … “Papà non so chi siano ma è molto divertente!” 

Ripenso che il volo libero non è solo volo ma è passione, divertimento libertà!

La giornata scivola via in un attimo su quell’acqua lucida solcata da vele, surf e canoe, acqua che incanta e paesaggio che conquista l’anima

Questa terra è speciale come lo è questo sport, pura passione per il volo, quello vero!  

L’ospitalità è stata eccellente, l’organizzazione perfetta! Non è mancato nulla, un ricco programma di intrattenimento ha accolto infatti famiglie, bambini e appassionati in una bella contaminazione tra sport, divertimento e tempo libero, a corollario delle gare.

Dopo i saluti di rito riparto a malavoglia per tornare a valle ma il mio cuore è rimasto lì, tra i pendii verdi a guardia del lago, ad attendere quell’agognato volo che un giorno mi regalerà sicuramente un’emozione unica come unica è stata l’emozione di questa giornata spettacolare di “non volo”.

Grazie a Luigi per l’accoglienza e l’assistenza e arrivederci al prossimo volo!

Oggi, grazie al volo libero, ho imparato una lezione e ho riscoperto che “volare” e “non volare” possono sempre e comunque regalare emozioni uniche!

Autore: Alberto Cocetta campovolo@megmaket.it 

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