Il terzo bando del Programma Italia-Svizzera

Coinvolge 7 amministrazioni, di cui quattro italiane e tre svizzere e mira alla crescita della competitività e al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale

Il terzo bando del Programma Italia-Svizzera

E' aperto il Terzo Avviso pubblico per la presentazione dei progetti del Programma Italia-Svizzera 2014–2020.

E' un Programma Transfrontaliero di Cooperazione che coinvolge 7 amministrazioni: quattro italiane e tre svizzere.

L’Avviso è finanziato con le risorse residue attualmente disponibili sugli Assi 1, 4 e 5 (risorse attuali e future derivanti da economie o revoche) e ha finalità “COVID-19 oriented”, essendo destinato all’attivazione di nuovi progetti o di moduli aggiuntivi a progetti in corso sugli Assi di Programma, per contrastare l’emergenza sanitaria e favorire la ripresa economica nei territori transfrontalieri.

Progetti finanziabili: nuovi progetti sugli assi 1 e 4 e moduli aggiuntivi sugli assi 1, 4 e 5.

La Strategia del Programma è generare un significativo cambiamento nell’area di cooperazione in termini di crescita della competitività e di rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale.

L’area coinvolta si estende per 38.000 kmq e coinvolge 4.850.000 abitanti e rappresenta una delle frontiere esterne dell’Unione Europea in posizione strategica in quanto si trova al centro del continente europeo e delle aree di cooperazione transnazionale del Mediterraneo, del Centro Europea e dello Spazio Alpino.

La lingua ufficiale del Programma è l’italiano, lingua di tutti i documenti di programma. Il multilinguismo però è una caratteristica dell’area di cooperazione che comprende il francese e il tedesco. Al fine di consentire la più ampia partecipazione del partenariato multilingue alcuni documenti di programma saranno resi disponibili nelle altre lingue.

Il Programma mette a fattor comune le risorse di cui dispongono le aree di frontiera in una logica di rete che consenta di:

  • Valorizzare sinergie e complementarietà derivanti dalle peculiarità dei due versanti
  • Fare massa critica per facilitare l’introduzione di innovazioni e dare più visibilità al territorio
  • Generare economie di scala nella gestione dei servizi e nella promozione delle risorse del territorio, anche a partire da una migliore qualità e attendibilità dei dati
  • Rafforzare e consolidare i sistemi di competenze e le capacità degli attori locali di affrontare le sfide comuni.

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