"La ricetta originaria, secondo un'antica leggenda, è stata insegnata a un'astuta massaia da un dispettoso folletto, il Mazzarot. L'abile donna era infatti riuscita a imprigionarlo in un mastello dal quale si riprometteva di non farlo uscire più, per impedirgli di combinare altri guai in casa. L'essere fatato, infine stremato dalla caparbietà della massaia, aveva quindi scambiato la sua libertà con la ricetta di un piatto speciale, i Cjarsons. Da provare per credere: il loro sapore unico ha sicuramente un che di magico", racconta Silvio Ortis Presidente dell'Albergo Diffuso di Sutrio e della Rete d'Impresa Zoncolan.
I Cjarsons di Sutrio, a cura della Proloco di Sutrio che ogni anno gli dedica un'evento di grande successo in cui i paesi della Carnia si sfidano "a colpi di Cjarsons".
Per il ripieno:
1 kg di patate lesse, 15 g di sedano, 40 g di bieta foglia, 40 gr di prezzemolo, 25 gr di melissa, 25 gr di maggiorana, 3 foglie di menta, 3 foglie di luisa, 1 foglia di salvia, 5 gr di basilico, 5 gr di dragoncello, 100 gr di fichi secchi, 40 gr di susine secche, 1 pacco di uvetta, 1 pera, 1 vaso di marmellata di pesche, 1 cipolla grattugiata, 150 gr di ricotta fresca, 25 gr di cioccolato fondente, 40 gr di biscotti secchi, 85 gr di zucchero, 30 gr di strutto, sale, pepe, burro, ingrediente segreto.
Per la pasta:
400 gr di farina, un filo d’olio, 3 mestoli piccoli di acqua calda
Procedimento:
Lavare e mettere a bollire le patate in acqua e sale.
Mettere in ammollo fichi ed uvetta, in contenitori separati.
In una pentola bassa ma capiente far sciogliere lo strutto, metterci la cipolla tritata e il sedano. Far soffriggere un po’, aggiungere piano piano tutte le verdure e farle appassire, aggiungere poi la pera sbucciata e tagliata a pezzetti, i fichi grossolanamente tritati e le prugne.
Cuocere il tutto fino a che le verdure non saranno ben appassite e il composto non sarà asciutto, aggiungere sale e pepe.
Far raffreddare e poi passarlo al mixer un po’ alla volta. Pelare le patate e schiacciarle in un recipiente grande, aggiungere il composto, l’uvetta, la marmellata, la ricotta, il cacao, la cannella ed il sale.
Mescolare bene fino a quando il colore dell’impasto sarà omogeneo.
Assaggiare il tutto e aggiungere all’occorrenza sale, zucchero e biscotti tritati.
Mentre il tutto riposa preparare la pasta mettendo la farina nel mixer, aggiungere un filo d’olio e tre mestoli piccoli di acqua bollente non salata.
In base alla consistenza valutare se aggiungere ancora acqua. Una volta pronta impastarla veemente sulla spianatoia in modo da renderla elastica e ben amalgamata.
Stenderla poi con il tirapasta e ricavare i dischetti sui quali appoggiare un cucchiaino di pastume.
Chiudere poi serrando forte le estremità del raviolo e dargli forma. Far bollire in abbondante acqua salata.
Colare nella terrina e condire con “ont” bollente e ricotta affumicata grattugiata.