Dal Mondo - 17 novembre 2020, 05:35

Langa Astigiana tra storia, vigneti e antichi sapori

Un territorio di grande fascino con le colline del famoso Moscato dove i vigneti pian piano lasciano spazio ai noccioleti, ai pascoli e ai boschi

Langa Astigiana tra storia, vigneti e antichi sapori

Quasi ai confini con la Liguria, in fondo in fondo alla provincia di Asti, la Langa astigiana è una terra in grado di sorprendere.

Un territorio di grande fascino con le colline del famoso Moscato dove i vigneti pian piano lasciano spazio ai noccioleti, ai pascoli e ai boschi.

Un clima mite che risente già della vicinanza del mare e i borghi medioevali con le antiche torri di avvistamento e le chiese che raccontano un passato di fede.

Un territorio da scoprire attraverso strade panoramiche e sentieri da percorrere a piedi o in mountain-bike e da assaporare grazie alle molte specialità della tradizione locale.  

Da Asti verso Canelli, capitale dell’Asti Spumante, fino al borgo di Cassinasco circondato da vigneti e i noccioleti della pregiata nocciola delle Langhe IGP.

Lungo la valle del fiume Bormida fino a raggiungere Loazzolo, dove si produce l’omonimo passito Moscato con la DOP più piccola d’Italia. Si tratta di una piccola produzione fatta con la vendemmia tardiva delle uve di moscato.  

Molti sono anche i gioielli architettonici disseminati nella langa astigiana che vale la pena di visitare, come il castello di Monastero Bormida costruito sul precedente complesso monastico del quale rimane intatta la torre campanaria di epoca romanica. 

Civiltà, territorio, gastronomia e un’ospitalità di prim’ordine.

Questa è l’essenza del Piemonte e delle Langhe in particolare, dove i prodotti tipici e tradizionali rappresentano un bene culturale ancora prima di essere una risorsa economica.

I visitatori vengono accompagnati tra i sapori di ieri e di oggi, che diventano un tutt’uno con il paesaggio circostante, e permettono di vivere appieno tutto ciò che la natura unita al lavoro dell’uomo è in grado di offrire.

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