- 08 febbraio 2022, 05:30

IGP, DOP, IGT, e DOCG sfida delle sigle "golose"

Un breve glossario per scoprire il significato di alcune definizioni che troviamo spesso sulle etichette ma che non sempre conosciamo

IGP, DOP, IGT, e DOCG sfida delle sigle "golose"

Spesso leggiamo sull’etichetta una di queste sigle, ma sappiamo con esattezza cosa significano?

L’Unione Europea ha stabilito che per il vino devono essere applicate le certificazioni IGP e DOP

·       IGP, indicazione geografica protetta. Marchio di origine attribuito dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari le cui caratteristiche dipendono dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata.

·       DOP, denominazione di origine protetta. Marchio attribuito dall'Unione Europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.

Ogni stato membro dell’unione può poi aggiungere e utilizzare specifici marchi e l’Italia ha deciso di definire le proprie produzioni vinicole anche con i marchi IGT, DOC e DOCG

·       IGT, indicazione geografica tipica. Marchio italiano che indica i vini prodotti in aree generalmente ampie ma secondo dei requisiti specifici.

·       DOC, denominazione di origine controllata. Certificazione italiana che attesta la zona di origine e delimitata della raccolta delle uve utilizzate per la produzione del vino

·       DOCG, denominazione di origine controllata e garantita. Marchio italiano che indica l'origine geografica. Il nome della DOCG è indicato obbligatoriamente in etichetta con il nome geografico di una zona viticola (ad esempio Barolo), o con il nome storico del prodotto e della relativa zona di produzione (ad esempio Vino Nobile di Montepulciano).

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