Mandorle italiane è tempo di raccolta

Tra agosto e i primi di settembre al sud si raccolgono le mandorle prevalentemente a mano, come vuole la tradizione

Mandorle italiane è tempo di raccolta

Parte integrante della dieta mediterranea, le mandorle sono le più apprezzate e consumate tra i prodotti chiamati genericamente frutta secca.

Benchè la maggior parte della produzione arrivi dalla California, in Puglia e Sicilia si hanno colture autoctone, che danno un prodotto di altissima qualità.

Ad Agrigento a metà febbraio, sul finire del breve inverno siciliano, la bellissima fioritura dei mandorli nella Valle dei Templi è un vero spettacolo che segna il ritorno della primavera. La raccolta avviene poi tra agosto e l’inizio di settembre, una attività che ancora oggi viene svolta prevalentemente a mano, agevolata da una abbacchiatura praticata con canne e pertiche che fa cadere i frutti sui grandi teli precedentemente stesi.

Proprietà del frutto

Le mandorle sono un concentrato di proprietà nutritive: Omega 3, proteine e fibre vegetali, sali minerali e vitamine. Buonissime da gustare in ogni momento della giornata, trovano ampio utilizzo in cucina, sia nei piatti dolci che in quelli salati. La maggior parte del prodotto è destinato all'industria dolciaria, per la produzione di confetti, granite, latte di mandorla e torroni.

Le mandorle siciliane

Una delle specie di mandorle più pregiate è la mandorla di Avola, che prende il nome dalla città in provincia di Siracusa sede del Consorzio Mandorla di Avola, con le sue tre cultivar: Pizzuta, Fascionello e Romana. L'areale di produzione è limitato alle province di Siracusa e Ragusa, le più soleggiate d’Italia.

Tag: mandorle, Sicilia, Avola, Pizzuta, Fascionello, Romana

Autore: M.N. megazine@megmarket.it 

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