Eiswein, si brinda a un'ottima annata

L'apprezzamento verso il Vin de Glace o Ice Wine è un trend che coinvolge tutto il mondo

Eiswein, si brinda a un'ottima annata

Complice il rapido abbassamento delle temperature di questi giorni, i viticoltori tedeschi festeggiano l’inizio della vendemmia tardiva delle uve ghiacciate, che diventeranno un ottimo Eiswein, oppure Vin de Glace per dirlo alla francese o ancora Ice Wine nel mondo britannico.

L’anno scorso il termometro non è sceso in tempo a -7 gradi in nessuna delle 13 regioni vinicole tedesche e quindi la vendemmia tra dicembre e gennaio non ha avuto luogo.

I cambiamenti climatici, a cui costantemente assistiamo, mettono sempre più in pericolo queste produzioni particolari che hanno origine da condizioni metereologiche davvero uniche e la conseguenza è che  non sempre sono disponibili sul mercato.

Ma quest’anno fortunatamente in Franconia, Renania e Mosella si sono già toccati i -12 gradi e i grappoli si sono cristallizzati.

Sono state raccolte principalmente uve Riesling, le più adatte per questa tipologia di vini, per via della loro maturazione tardiva.

La vendemmia del vino di ghiaccio avviene solitamente di notte o nelle primissime ore del mattino perché le uve devono essere pigiate ancora congelate e poi lasciate fermentare per almeno sei mesi.

Più intenso è il freddo, maggiore è l’effetto di concentrazione negli acini. Il mosto che si ricava è particolarmente ricco di zuccheri, in grado di dare vita ad un vino dal sapore inconfondibile. Si utilizzano solitamente vitigni a bacca bianca.

In Germania l’uva che meglio si presta è il Riesling, mentre in Canada si utilizza il Vidal. Possono essere usate anche uve Chardonnay, Chenin Blanc, Gewürztraminer, Kerner, Pinot Bianco, e in alcuni casi uve a bacca rossa come il Cabernet Franc e il Blaufränkisch.

Oggi è il Canada il leader mondiale nella produzione del vino di ghiaccio, diventato famoso nel 1991 quando una delle più note aziende vinicole del paese, la Inniskillin, si aggiudicò il Grand Prix d’Honneur al Vinexpo di Bordeaux con il suo Ice Wine.

Dal quel momento il vin de glace è diventato un trend che coinvolge tutto il mondo, è ne ha stimolato la produzione in diversi paesi. L’azienda vinicola canadese produce anche delle bollicine ghiacciate, il Cabernet Franc Icewine, che è un magnifico vino rosso.

Tra i maggiori produttori di Eiswein c’è la Germania, ma lo si fa anche in Austria e in piccola parte in Italia (Trentino, Valle d’Aosta e Langhe), anche se qui le temperature non sono ideali.

Non si hanno notizie certe sull’origine dell’Eiswein, ma sembra che sia stato prodotto per la prima volta in Germania, nella zona della Franconia.

Quello del 1794 fu un inverno estremamente rigido e i vignaioli di Würzburg si trovarono con un raccolto di uva congelata.

Con incredulità, si accorsero che, una volta spremuti, i grappoli ghiacciati davano un mosto particolarmente profumato e molto zuccherino e quindi presero l’abitudine di lasciare in vigna una parte dell’uva, fino all’arrivo del gelo invernale.

Dolce, profumato, dal sapore perfettamente equilibrato e con un livello alcolico relativamente basso, il vino di ghiaccio ha un suo vasto pubblico di estimatori che amano gustarlo con calma, rispettando la pazienza dei grappoli che hanno atteso l’arrivo dell’inverno.  

D’altra parte anche Salvador Dalì diceva che «i veri intenditori non bevono vino, degustano segreti»

Tags: Eiswein, ice wine, vin de glace, vino di ghiaccio, vendemmia tardiva, Inniskillin, Cabernet franc icewine

Autore: M. N. megazine@megmarket.it

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