Anguria o Cocomero?

Rosso, succoso, fresco e amatissimo da tutti, questo frutto, chiamato in molti modi diversi, rappresenta un vero must per le calde giornate d’estate

Anguria o Cocomero?

Rosso, succoso, fresco e amatissimo da tutti, questo frutto, chiamato in molti modi diversi, rappresenta un vero must per le calde giornate d’estate.

Anguria è il termine più usato nell’Italia settentrionale e sembra risalire al greco “angurion”, che indicava propriamente il cetriolo. Il termine invece più utilizzato in tutta l’Italia centrale è cocomero, vicino al latino scientifico “Cucumis citrullus”. Al sud, l’espressione comune è mellone (o melone) d’acqua.

Questo grande frutto, che può arrivare a pesare anche 25 chili, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee e proviene dall’Africa tropicale.

Ne esistono diverse specie, una cinquantina, che possiamo trovare sui banchi del mercato sino a settembre.

Per un consumo ideale è bene metterlo in frigorifero pochi minuti prima di servirlo affinché non perda le sue caratteristiche organolettiche con la prolungata esposizione alle basse temperature.

Ottimo al naturale, tagliato a fette o a tocchetti, il cocomero è perfetto nella preparazione di macedonie, marmellate, granite, gelato e sorbetto.

La regione italiana nella quale si coltivano più angurie secondo l’Istat è il Lazio che supera le 113 mila tonnellate di prodotto, in circa duemila ettari. Quindi la Campania, con 106 mila tonnellate e oltre 1.800 ettari dedicati. A seguire la Puglia con oltre 75 mila tonnellate, la Lombardia con 64 mila tonnellate e la Sicilia con 46 mila tonnellate.

Tag: anguria, cocomero, melone d'acqua

Autore: M.N. megazine@megmarket.it 

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