Cresce il digitale: investimenti e evoluzioni

Il Report di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT

Cresce il digitale: investimenti e evoluzioni

Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT, ha presentato il Rapporto annuale “Il Digitale in Italia 2021”.

Se nel 2020 il mercato digitale ha chiuso in sostanziale pareggio, ovvero con una impercettibile contrazione dello 0,6%, un risultato inaspettato visto il contesto pandemico, già nel 2021 la rotta si invertirà, con una crescita sensibile grazie alle risorse e le riforme contenute nel PNRR.

Di seguito l’analisi dei principali settori.

Comparti tecnologici - In diminuzione le componenti più tradizionali del mercato, come i servizi di rete (-6,4%, 19.391 milioni di euro), che registrano una continua riduzione dell’ARPU (Average Revenue Per User), e la componente software (-2,3%, 7.517 milioni di euro), che subisce l’impatto negativo della sospensione delle attività di molte aziende, in particolare PMI.

In controtendenza la spesa in dispositivi e sistemi (+1,3%, 19.368 milioni di euro), che ha beneficiato della crescita della domanda di PC e dispositivi mobili associata alla diffusione del lavoro da remoto, e il mercato dei servizi ICT (+3,3%, 12.702 milioni di euro), trainato dalla necessità di garantire il funzionamento di sistemi e applicazioni.

Con segno più anche il segmento dei contenuti digitali (+3,6%, 12.526 milioni di euro), che ha beneficiato della crescita del video on demand.

Digital Enabler – Trasversali tra i vari comparti, i Digital Enabler sono le tecnologie più innovative e quelle caratterizzate da un dinamismo più marcato. Tra quelle con volumi d’affari maggiore si segnalano: Mobile Business (+4,4%, 4.326 milioni di euro) e Cloud (+20,4%, 3.408 milioni di euro). Nell’insieme i Digital Enabler sono cresciuti del 7,1%.

Mercato digitale per settore economico - Il mercato digitale nel 2020 ha avuto dinamiche differenziate e talora opposte nei diversi settori. Quelli più colpiti dalla crisi economica, Travel & Transportation (-5,7%, 2.360,6 milioni di euro) e Distribuzione e Servizi (-5,6%, 4.301 milioni di euro) hanno registrato i cali più consistenti. Nel settore industriale le dinamiche sono state eterogenee, ma i dati complessivi di spesa hanno evidenziato un calo (-4,8%, 7.909,1 milioni di euro). Per altri settori gli effetti della crisi sanitaria si sono tradotti, invece, in un’accelerazione degli investimenti in ICT, come ad esempio nella Pubblica Amministrazione Centrale (+5,2%, 2.060 milioni di euro).

Mercato digitale per dimensione aziendale - Il 2020 ha accentuato il divario ancora esistente nell’adozione delle tecnologie digitali tra le aziende di medie e piccole dimensioni e le grandi organizzazioni. La spesa in digitale sostenuta dalle grandi aziende (+250 addetti) ha registrato una crescita (+1,2%, 24.998,8 milioni di euro), quella delle medie imprese (50-249 addetti) un calo (-2,4%, 7.666 milioni di euro), diminuzione ancora più marcata nelle piccole imprese (1-49 addetti, -5%, 8.847,4 milioni di euro).

Previsioni: andamento del mercato digitale (2021-2024) - Le previsioni di crescita del mercato digitale nei prossimi anni sono fortemente condizionate dall’attuazione del PNRR.

Quattro gli scenari ipotizzati:

Primo scenario: una stima dell’evoluzione del mercato digitale senza alcun impatto dovuto al PNRR (crescita organica o scenario base): +3,5% (2021), +3,7% (2022), +4,1% (2023), +4% (2024).

Secondo scenario: utilizzo del 100% dell’allocazione annuale dei fondi previsti dal PNRR (profilo alto): 8,5% (2021), 8,2% (2022), 6,8% (2023), 5,1% (2024).

Terzo scenario: utilizzo del 70% dell’allocazione annuale dei fondi previsti dal PNRR (profilo medio): 7% (2021), 6,9% (2022), 6,1% (2023), 4,8% (2024).

Quarto scenario: utilizzo del 50% dell’allocazione annuale dei fondi previsti dal PNRR (profilo basso): 6% (2021), 6% (2022), 5,5% (2023), 4,6% (2024).

Autore: megazine@megmarket.it 

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