Vigneti eroici, ieri e oggi: la tenacia vince su tutto

I giovani stanno lavorando attraverso i metodi tradizionali ereditati dai padri e dai nonni, contribuiscono al mantenimento del paesaggio e alla conservazione ambientale

Vigneti eroici, ieri e oggi: la tenacia vince su tutto

Nella viticoltura eroica basta guardare la conformazione ostile dei terreni per capire che l’uomo, quando vuole non si dà per vinto, ma vince.

Nei vigneti eroici è stato creato lo spazio che non c’era, facendo della vite un vero simbolo di questi luoghi.

L'uomo, con tenacia, unisce le forze con la natura e realizza coltivazioni vinicole in quota, terrazzate al limite del possibile.

Per promuovere e salvaguardare la viticoltura eroica è nato un organismo internazionale, il Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana – CERVIM che ne ha definito i criteri identificativi: pendenza del terreno superiore a 30 per cento, altitudine superiore ai 500 metri s.l.m., sistemi viticoli su terrazze e gradoni e viticoltura delle piccole isole.

I vignaioli eroici vendemmiano rigorosamente a mano, a volte anche sdraiati sulla schiena o fissati con le corde per non perdere l’equilibrio tra i muretti a secco.

La raccolta dell’uva qui è tardiva, tra le ultime in Italia, da metà ottobre a inizio novembre. Lasciar maturare l’uva sulla pianta quando la stagione è fredda significa che le escursioni termiche tipiche della montagna sono ancora più accentuate.

In questo modo nella buccia si immagazzinano sostanze che forniscono particolari profumi e tannini che danno lunga vita al vino.

Con il ricambio generazionale si temeva che questo tipo di produzione potesse andare perduto perché le conoscenze, le abilità e le tecniche vengono trasmesse per via familiare.

Invece ci sono nuove generazioni che scelgono consapevolmente di riprendere la coltivazione dei vigneti di famiglia, magari ereditati dai nonni, secondo i metodi tradizionali.

I neo-viticoltori diventano quindi attori del paesaggio e acquisiscono una duplice funzione, culturale e sociale.

Riescono a conservare e tramandare le capacità tecniche produttive di questa zona e contribuiscono al mantenimento del paesaggio e alla conservazione ambientale.

E’ così che nascono i vini Valtellina Superiore e Sforzato di Valtellina  D.O.C.G. puntando su una produzione di qualità e non di quantità.

La Valtellina è una zona bellissima, a poca distanza dal Lago di Como, abbracciata dalle Alpi. Terra di montagna, paradiso degli sciatori e famosa anche per la produzione vinicola.

Ma non è semplice produrre il vino in Valtellina, benché ci sia un suolo adatto e un microclima favorevole  grazie al vento e all’influenza mitigatrice del Lago di Como.

Un impegno etico, di conservazione e tutela di un ecosistema che ha rappresentato, per le generazioni da cui molti discendono, l’unico orizzonte di sussistenza in un territorio fragile e bellissimo.

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