Giovanni Panzera: 2200 km di emozioni

Proseguiamo con il racconto dello spettacolare viaggio a due ruote del documentarista cuneese, tra grandi emozioni

Giovanni Panzera: 2200 km di emozioni

Il viaggio di cui ci parla Giovanni fa parte del progetto "Pedalando tra le Aquile", una straordinaria traversata che lo ha portato sulle più belle strade delle Alpi, con partenza da Trieste e arrivo al Principato di Monaco.

Ce lo ha raccontato la settimana scorsa qui su Megazine e oggi scopriamo cosa lo ha emozionato di più.

2200 chilometri sono molti e molte saranno state le emozioni che hai provato. Quali ti sono rimaste più nel cuore?

* Al Passo Pordoi ho vissuto un momento di grande emozione e commozione; qui ho ricordato mio papà Francesco grande appassionato di ciclismo. Per lui, tifoso del "Campionissimo", il Passo Pordoi era la "cima Coppi" per eccellenza. Ogni qualvolta il Giro d’Italia transitava sul Pordoi, a casa ci si fermava per vedere le gesta dei campioni. Un giorno dissi a mio padre: "Chissà se anch’io un giorno salirò sul Pordoi" e lui mi disse: "Tranquillo anche tu un giorno salirai lassù". Ed eccomi in cima: "il Pordoi lo dedico a te papà".

* Redipuglia e le Sorgenti del Piave sono stati due luoghi di grande impatto emotivo. A Redipuglia sono sepolti oltre 100.000 soldati caduti durante i combattimenti nella prima Guerra Mondiale.

Le sorgenti del Piave sono un “luogo della memoria”; ho voluto salire fino a qui per rendere omaggio agli 8 milioni di soldati morti durante la Grande Guerra del ‘15-‘18.

La mente mi ha riportato a ricordi familiari, quelli del nonno, allora un ragazzo di 17 anni, che ebbe la fortuna di tornare vivo a casa, anche se provato da una guerra assurda.

* Indimenticabili gli innumerevoli incontri con ciclisti e persone sui Passi Alpini. Alla curiosità si è unita una stretta di mano, una pacca sulle spalle, i complimenti e l’invito a non mollare e poi la grande accoglienza nei campeggi dove i gestori mi davano le piazzole più comode per la mia tenda.

* Ogni ciclista ha nella sua vita le “salite del cuore” quelle salite che per la storia personale sono incise nella memoria e nei pedali.

Per me la salita del cuore è quella al Santuario di Sant’Anna di Vinadio; non so quante volte l’avrò percorsa, però l’emozione è sempre la stessa di quando a 14 anni, con tanta inesperienza ma tanta decisione, affrontavo le rampe, i tornanti e con gran fatica ed entusiasmo raggiungevo questo luogo magico. Sono trascorsi 40 anni da allora, ma la passione e l’emozione sono sempre le stesse.

* L’ultima grande emozione l’ho vissuta sull’ultimo Passo, il Col de la Madone. Ho affrontato i 12 km. di salita senza nemmeno fare caso alle pendenze, la mia mente era altrove, i pensieri affioravano prepotentemente.

Da un lato ero contento che le fatiche fossero terminate perché ero veramente stanco, ma dall’altro sentivo già la nostalgia per tutto ciò che avevo visto, e mi è venuto il classico “nodo alla gola”….

Tag: Giovanni Panzera, Bike Farm, Io sono la mia leggenda, Passo Pordoi, Redipuglia, Sorgenti del Piave, Vinadio, Col de la Madone

Autore: Giovanni Panzera megazine@megmarket.it 

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