Fatica, emozione, determinazione: ecco il segreto di Giovanni Panzera

Attraverso la lunga traversata delle Alpi ha percorso 2200 km di paesaggi spettacolari, 55 passi alpini scalati e 68mila metri

Fatica, emozione, determinazione: ecco il segreto di Giovanni Panzera

Dal Colle della Lombarda, una lunghissima discesa di 22 km mi ha portato al paese di Isola nella valle della Tinee, di qui in leggera salita ho raggiunto Saint Etienne de Tinee dove inizia la salita al mitico Col de la Bonette.

I primi 10 km hanno una pendenza media del 5%, e sono ideali per scaldare le gambe in vista della parte più impegnativa dell’ascesa.

Salendo la vegetazione si dirada e inizia il segmento con le pendenze più impegnative con un chilometro e mezzo all’8,1% e poi un tratto all’11%.

Negli ultimi 3 km l’erba lascia il posto alle pietre, il paesaggio si fa lunare, le pendenze aumentano ma la prossimità della vetta moltiplica le forze.

Quando sono arrivato a quota 2715, la strada in falsopiano mi ha permesso di respirare, ma per arrivare in cima mancavano ancora 800 terribili metri che hanno una pendenza media del 13%. A questo punto ho dovuto usare di più la testa che le gambe per domare il gigante.

All’arrivo anche qui numerosi ciclisti mi hanno accolto con applausi e complimenti. La felicità è stata tale da far sparire tutta la stanchezza.

Un monumento indica l’altezza: 2802 metri! Assieme al col de l’Iseran, allo Stelvio e al colle dell’Agnello, è una delle strade più alte d’Europa.

Il paesaggio sembra lunare, qui la montagna infatti è ricoperta da pietrisco scuro, senza vegetazione.

Attraverso una bellissima discesa, sono arrivato a Barcellonette capitale della valle dell'Ubaye.

Attraverso la Route des Grandes Alpes ho proseguito questa lungo viaggio attraverso il Col de la Cayolle, l’ultimo sopra i 2000 metri.

La strada è stretta ma particolarmente suggestiva, un valico alpino che saprà farvi innamorare per il panorama mozzafiato e per l’ambiente davvero unico e caratterizzato da paesini tipici nei quali fermarsi per riposarsi.

Questa lunga cavalcata tra le Alpi, si avvicinava sempre di più al mare attraverso il col de la Couillole, il Col St.Martin e il Col de Turini, famoso per la tappa regina del Rally automobilistico di Monte Carlo. Dal colle ho raggiunto L'Escarène, un'antica città nell'entroterra di Nizza, a metà strada tra il mare e il Parc National du Mercantour. Con le sue piazze, le sue fontane e le case medievali, L'Escarène è il tipico villaggio provenzale.

Infine i colli de l’Orme, il col de l’Ablè, il Col de Braus e l’ultimo, il Col de la Madone.

Una salita ancora poco battuta, un luogo di contrasti tra la roccia, il verde del mare Mediterraneo, e l’aria profumata di fiori; un luogo aspro e solitario.

La vista del mare e il profumo della vegetazione mediterranea mi hanno accompagnato lungo tutto il percorso. La discesa dal versante opposto si affaccia sulla Costa Azzurra per tutta la lunghezza dolce e regolare.

Il lungo viaggio si è concluso nel piccolo Stato del Principato di Monaco dove le Alpi si gettano nel mare.

La mitica traversata delle Alpi è terminata.

2200 km di paesaggi spettacolari, 55 passi alpini scalati, 68mila metri di dislivello in salita, tra fatica, emozioni, determinazione, tanta forza di volontà e una soddisfazione immensa!

Uno straordinario viaggio che mi ha portato sulle più belle strade delle Alpi, un’avventura, una sfida che in pochi possono permettersi di affrontare.

Autore: Giovanni Panzera megazine@megmarket.it

 

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