Col d’Izoard: qui il ricordo di Coppi e Bobet, due giganti del ciclismo

Nel Parc Naturel Régional du Queyras, uno di quei piccoli, meravigliosi segreti che l'Europa riesce ancora a regalarci

Col d’Izoard: qui il ricordo di Coppi e Bobet, due giganti del ciclismo

Altro mostro sacro è il mitico Col d’Izoard; anche su queste rampe un altro ricordo indelebile mi ha accompagnato ed è quello legato alla Cuneo-Pinerolo del 1949 che consacrò definitivamente il campionissimo Fausto Coppi.

Ho iniziato la salita dalla storica città di Briançon, patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO.

La strada si inerpica con impegnative pendenze e prosegue in tutta la valle d'Izoard fino a le Laus dove una serie di tornanti con ripide pendenze consentono di guadagnare quota fino al rifugio Napolén dove su un ultimo tratto in una conca di grandiosa bellezza si raggiunge il celebre valico.

Sul Colle sorge l'obelisco commemorativo che ricorda l’apertura della strada nel 1934.

Scendendo, a circa 1 km. si erge in tutta la sua struggente bellezza la Casse Deserte, paesaggio lunare con rocce di una straordinaria forma e colore. Qui due lapidi ricordano Fausto Coppi e Louison Bobet, due giganti del ciclismo.

Il Col d'Izoard si trova nel Parc Naturel Régional du Queyras, uno di quei piccoli, meravigliosi segreti che la vecchia Europa riesce ancora a regalarci attraverso i suoi villaggi-gioiello e le sue valli coperte di pini e larici che in autunno si infiammano offrendo visioni canadesi.

Ho continuato questa lunga cavalcata attraverso il Colle dell’Agnello, che per alcuni giorni mi ha portato in Italia.

Di questo valico che con i suoi 2.744 metri è uno dei più alti d’Europa, si hanno notizie a partire dal XVII secolo, quando la strada era principalmente utilizzata per consentire ai pastori del luogo di commercializzare il proprio formaggio raggiungendo i maggiori mercati locali.

Questo territorio, grazie a una grande varietà di ecosistemi tra cui del Monviso e il bosco dell'Alevè la più vasta estensione di pino cembro d’Europa, è stato inserito nelle Riserve della Biosfera UNESCO.

Autore: Giovanni Panzera megazine@megmarket.it

 

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