Stefano Corino: la mia etichetta è stilosa come Bradley Wiggins

L'anticipazione del giovane vignaiolo dell'Azienda Agricola Renato Corino, pronto con un nuoo vino ispirato al ciclista britannico

Stefano Corino: la mia etichetta è stilosa come Bradley Wiggins

“Chi viene dalla campagna ha confidenza con la fatica. In vigna si impara a faticare con lavori ripetitivi, resistendo per ore sia al caldo che al freddo. Questo mi ha aiutato a mordere di più in bici, anche quando non avevo più fiato”, racconta Stefano Corino, giovane vignaiolo ciclista dell’Annunziata, la frazione di La Morra conosciuta in tutto il mondo per gli straordinari vini delle Langhe.

“Sulle due ruote l’esperienza che più mi è rimasta nel cuore è il GiroBio, di cui ricordo anche la salita più dura, il Gavia e anche un aneddotto – continua Stefano -. Un giorno, dopo una tappaccia, saliamo sul pullman nel tardo pomeriggio, si ritarda a partire e l'albergo è molto lontano. Arriveremo sicuramente tardi per cena e massaggi. Partono le lamentele. Un corridore, poi passato professionista senza i risultati promessi in gioventù, si lamentava più degli altri e io tra me e me (sfatto dalla fatica) pensavo: ha 18 anni, sta correndo la gara più importante del calendario italiano, spesato, servito, riverito, massaggiato, coccolato e trasportato e osa lamentarsi quando i suoi coetanei studiano come matti per garantirsi un futuro o lavorano dieci ore al giorno per 800 euro. Quel momento mi è rimasto impresso e là ho capito che tutti dovrebbero lavorare almeno un po’ nella loro vita”.

Essenziale, col senso del dovere e simpatico. Stefano non è uno che “le manda a dire”. Fra i suoi vini preferiti il Nebbiolo delle Langhe e della Valtellina.

“Il ciclista che mi ha più fatto innamorare è stato Bradley Wiggins perché è autentico in tutto il suo fare rude e a volte sgarbato. Però era l'eleganza e lo stile fatti ciclista. Da lui ho preso ispirazione per la mia etichetta”, prosegue Stefano.

Bradley Wiggins, oggi ha 40 anni, nel 2012 ha vinto il Tour de France e la medaglia d'oro nella cronometro ai Giochi di Londra. Su pista ha vinto quattro ori olimpici nell’inseguimento: uno a Atene nel 2004, due a Pechino nel 2008 e uno a Rio de Janeiro nel 2016, oltre a sei titoli mondiali. Nel 2005 gli è stato assegnato il titolo ufficiale di Ordine dell’Impero Britannico per essere stato il primo atleta britannico in quarant’anni (dopo Mary Rand ai Giochi di Tokyo nel 1964) a vincere tre medaglie nella stessa edizione dei Giochi olimpici di Atene nel 2004 dove, assieme all’oro nell’inseguimento individuale, ha vinto l’argento nell’inseguimento a squadre e il bronzo nell’americana con Rob Hayles. Nello stesso anno ha corso il suo primo Giro d’Italia.

Stefano come Bradley è figlio d’arte.

Bradley è figlio di Gary Wiggins, ciclista professionista degli anni Ottanta e campione europeo nel 1984 nell’americana.  

Stefano è figlio di Renato Corino, vignaiolo di eccellenza delle Langhe i cui vini sono conosciuti in tutto il mondo.

I padri possono ispirare il successo, ma l’identità dei figli si costruisce solo con la fatica perché ognuno è unico nello stile e per essere se stesso deve aver faticato almeno un po’.

“Son partito facendo un nuovo vino, con nuova etichetta – annuncia Stefano Corino -. Tutto a mio gusto. In linea, assolutamente, con il filone aziendale, ma con una prospettiva differente. Stilosa, elegante come Bradley”.  

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Autore: megazine@megmarket.it

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