Cantina Sociale di Nardò: l'eccellenza dei vini pugliesi dal 1937

Intervista a Ernesto Portorico, socio della Cantina

Cantina Sociale di Nardò: l'eccellenza dei vini pugliesi dal 1937

La Cantina Sociale di Nardò (Salento, Puglia) viene fondata nel 1937 e ad oggi conta circa 100 soci che sono alla continua ricerca di migliorare il proprio prodotto.

Noi di MEG abbiamo voluto fare alcune domande a Ernesto Portorico per scoprire di più su questa splendida realtà. 

 

Buongiorno Ernesto. La vostra è un’azienda storica, quando nasce la Cantina Sociale di Nardò?

La  Cantina Sociale di Nardò è una Società Cooperativa, fondata nel 1937, da 28 notabili della Città, dediti alla coltivazione della vite. Nasce per rispondere alle esigenze, ancora oggi attuali, dei produttori vitivinicoli neretini di meglio commercializzare le uve ed il vino da queste ottenuto.

Oggi dopo 85 anni di vita è ancora lì a svolgere, orgogliosamente, la sua funzione. Certo ha visto tante stagioni, la guerra, le lotte contadine, le crisi, ma nonostante tutto ha  segnato, profondamente, la vita socio-economica della città di Nardò.

Ha dato un  contributo significativo alla crescita ed allo sviluppo dell’agricoltura sul territorio con l’introduzione di sempre nuove e moderne tecniche di coltivazione e garantendo adeguate remunerazioni ai soci conferitori, oltre a far sviluppare altre realtà vitivinicole.

La Cantina Sociale oggi rappresenta ancora il punto di riferimento dei viticoltori e il baluardo a difesa dalle speculazioni del  mercato. Siamo nel Salento, a pochi passi dal mare Ionio, in una zona dove venivano  e vengono coltivati i vitigni di Negroamaro e primitivo.

Per la grande quantità di vino prodotto e per la necessità di facilmente trasportarlo alle navi nel vicino porto di Gallipoli,  la Cantina sorge accanto alla linea ferroviaria.

Il tempo però ha cambiato la destinazione dei vini prodotti dalla Cantina Sociale di Nardò che originariamente, per le loro caratteristiche e qualità di colore, sapidità e gradazione alcolica, ben si prestavano a dare corpo e struttura a vini francesi e del nord Italia.  

Oggi invece la Cantina sociale di Nardò ha dismesso la produzione di grandi masse e si è concentrata nella produzione di vini di alta qualità  I.G.P. (indicazione geografica protetta) e D.O.P. Nardò (denominazione di Origine)  nelle tipologie bianco, rosato e rosso che ricevono continui riconoscimenti per la loro bontà.

Qual'è il segreto del vostro successo? 

Il successo dei vini della Cantina sociale di Nardò è da attribuire principalmente alla tipologia di coltivazione della vite che i soci, rispettando la tradizione, continuano a condurli ad alberello.

Una produzione molto particolare e non intensiva che consente una migliore maturazione delle uve grazie al sole e al vento tipico della penisola salentina che accarezza viti ed uva.

Le uve così ottenute (Negroamaro di Puglia e Primitivo) vengono conferite nello stabilimento della Cantina che è stato dotato di tutte le più moderne attrezzature di vinificazione anche con lavorazione a freddo per preservare i sapori e le fragranze tipiche del primitivo e del Negroamaro e della penisola salentina.

Completano l’opera la dedizione e l’amore dei ns. cantinieri, anch’essi soci, e del loro  know-how, supportati costantemente dall’enologo e da tecnici con decennale esperienza nel campo enologico e tecnologico.

Il Gea Mater Primitivo IGP è il vino dedicato alla Madre Terra. Quali sono le caratteristiche che lo rendono unico? 

Apprestandosi l’anniversario degli ottanta anni dalla fondazione, abbiamo voluto realizzare un vino in purezza per ringraziare la Terra che è stata ed è l’origine e fonte della nostra vita.

Abbiamo così realizzato un grande vino al quale abbiamo attribuito un nome in una lingua immortale come il latino.

E’ nato così il vino dedicato alla Madre Terra (Gea Mater). Il Gea Mater è un vino ottenuto da uve Primitivo in purezza con il caratteristico colore rosso rubino intenso, con sfumature granato.

Nel 2021, è stato inserito nella sezione Vini da non perdere della guida Vini Buoni d'Italia. Quanto vi ha resi orgogliosi questo riconoscimento? 

 Il Gea Mater ha ricevuto numerosi riconoscimenti, e l’inserimento tra i Vini Buoni d’Italia ci ha, inaspettatamente, inorgoglito; specie quanti hanno permesso l’ottenimento di questo vino.

E’ motivo di soddisfazione e di sprono a continuare nella ricerca di produzione di vini sempre più vicini ai gusti dei nostri affezionati consumatori. Al Gea Mater si uniscono i riconoscimenti ottenuti anche da altri vini della Cantina sociale di Nardò, come l’Ambrè (rosato), il 1937 Primitivo e il 1937 Negroamaro. Altri vini sono in cantiere con l’introduzione di uve ottenute da vitigni autoctoni come il Susumaniello, e da altre specialità che i nostri giovani soci stanno impiantando in modo da dare ancora continuità alla storia della nostra Cantina.

Come si degusta e con cosa si abbina? Qualche consiglio per i nostri lettori. 

Consiglio di abbinarlo a un tagliere di salumi e formaggi, a primi piatti di struttura, come la pasta ripiena o la parmigiana di melanzane. E’ anche il completamento ideale di pietanze a base di carni.

 

Bettina Mamini

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