Volterra e le 'botteghe' di alabastro

Quando si visita Volterra è bello “andar per botteghe” e incontrare gli alabastrai che, con tecniche antiche, trasformano la pietra in meravigliosi manufatti che sembrano trasparenti

Volterra e le 'botteghe' di alabastro

L’affascinante cittadina di Volterra sulle colline della provincia di Pisa fu una delle principali città-stato dell’antica Toscana, l’Etruria.

Il centro storico ne conserva ancora preziose testimonianze come la Porta di Diana e parte della cinta muraria, ma vanta anche importanti costruzioni di epoca medievale, come il Palazzo dei Priori, la Fortezza Medicea e la Cattedrale.

La ricchezza di Volterra risiede anche nel suo meraviglioso artigianato, basato soprattutto sulla lavorazione di una pietra fatta di luce: l’alabastro.

Anche in questo caso l’origine della lavorazione riporta alle radici della città, quando gli Etruschi per primi iniziarono a sfruttare le cave a cielo aperto di questo materiale che, essendo più duttile del marmo, permise di creare oggetti e ornamenti preziosi che hanno attraversato i secoli giungendo fino ai giorni nostri. Decorazioni e monili che hanno ispirato intere generazioni di artigiani locali con una sapienza che si tramanda di padre in figlio, senza uscire dai confini di questo lembo di Toscana, parte integrante ed indissolubile dell’artigianato volterrano.

Per scoprire ogni dettaglio e ogni segreto sull’alabastro più pregiato d’Europa, si può visitare l’Ecomuseo dell’Alabastro che racconta i vari passaggi, dalla materia prima estratta in cava ai delicati manufatti e alle vie di commercio, dagli Etruschi ai giorni nostri.

E naturalmente quando si visita Volterra è bello “andar per botteghe” e incontrare gli alabastrai che, in un’atmosfera quasi surreale, con tecniche antiche trasformano la pietra in meravigliosi manufatti che sembrano trasparenti.

Una curiosità sugli alabastrai: essendo un lavoro molto duro, la tradizione vuole che per colazione questi artigiani mangiassero il piatto tipico locale, ossia la “Trippa alla volterrana” accompagnata da baccelli, affettati e pecorino. Per questo forte attaccamento alla storia, ancora oggi la trippa è uno dei piatti di cui Volterra è più orgogliosa, insieme alle altre eccellenze della tradizione toscana come la Pappa al Pomodoro e i Cantucci con il Vin Santo.

Tag: Volterra, Alabastro, Etruschi, ecomuseo dell'alabastro, trippa alla volterrana

Autore: M.N. megazine@megmarket.it 

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