Il futuro del turismo 4.0: da ospiti a cittadini temporanei di un luogo

Intervista con Michele Capone che coniuga la sua competenza per l'informatica con lo sviluppo del territorio, l'accoglienza e le produzioni tipiche

Il futuro del turismo 4.0: da ospiti a cittadini temporanei di un luogo

“Essere “divulgatore della conoscenza enogastronomica pugliese” significa esprimere con i gesti il racconto e lo stile di vita, cioè quello che la Puglia è da sempre, espressione della storica cultura contadina fatta di grano, vino e olio. Ritengo che la mia città, Gravina, possa essere considerata la capitale di questa cultura perché da sempre lo abbiamo scritto nello stemma cittadino "Grana dat et vina, urbs opulenta" città che dà grano e vino, città generosa”, sostiene l’imprenditore Michele Capone.

In che modo le sue esperienze internazionali stanno dando una visione innovativa al suo modo di fare azienda sul territorio?

Le mie esperienze sono state molto significative. Da subito ho avuto l'ambizione di mettermi in proprio costruendo progetti pilota perché altri possano imitarli e dare sviluppo e crescita al mio territorio. Molti miei ex dipendenti e collaboratori oggi sono imprenditori perché credo abbiano preso esempio anche dal mio modo di concepire l'impresa che da sempre è stata bene comune, dando rilevante importanza al profitto in senso ampio e non solo economico. Io da sempre ho concepito il bilancio aziendale come generazione di rapporti umani, parco clienti, buona reputazione e chiaramente professionalità, altrimenti i miei progetti non sarebbero rimasti in vita diversi decenni. Sono felice di avere ancora in attività la mia Murgia Informatica da 36 anni e la mia Ari Biologica delle Murge da 26 anni.

Quali sono le sfide del turismo e dell’enogastronomia in Puglia?

La Puglia ha fatto un buon lavoro negli ultimi anni; ha capito subito che il turismo è un settore "industriale", ha diversificato e destagionalizzato e ha valorizzato bene il paesaggio, i cammini, i turisti itineranti che sono la nuova frontiera del turismo mondiale.

Il Covid ha accelerato l' andare in questa direzione, dove il turismo e sempre più all'aperto, non più fatto di gruppi numerosi che seguono velocemente una guida con tempi prestabiliti. Il turismo sarà sempre più lento e individuale, fatto di cammini, di profumi, di emozioni, di esperienze anche enogastronomiche che possono essere la conseguenza della raccolta di erbe spontanee o frutti del luogo e a "passo zero".

Un turismo più profondo, diffuso nei luoghi della cultura contadina come la Puglia e la mia città in particolare.

E quali le soluzioni per un rilancio nazionale turistico capace di valorizzare per davvero i territori?

Sono fiducioso nelle soluzioni proposte dal Governo, ma anche dalla mia Regione. Sono soluzioni che vanno nella direzione dell'esperienziale, dell'emozionale, del turismo lento, del turismo profondo dove l'ospite vuole conoscere sempre più le storia degli indigeni, dei contadini di nuova generazione, delle massaie di nuova generazione con alta scolarità e spesso ex impiegati o manager ora ritirati in fantastici e storici luoghi e borghi rurali. Io stesso ne sono l'esempio e questa intervista la stiamo facendo dalla mia azienda agricola nei pressi del Borgo rurale di Dolcecanto di Gravina in Puglia oggi servito da internet e dove spesso lavoro in smart working.

Lei ha una grande esperienza informatica: in che modo vede tradotti i territori in 4.0?

Già da qualche anno ho realizzato un'audio guida per i siti di maggiore interesse turistico della mia città, sono oltre venti e li raccontiamo in italiano e in inglese. La tecnologia è straordinaria e aiuta molto ad innovare processi e prodotti. Un'audio guida che riconosce quando ti avvicini ad un monumento e comincia a parlarti h 24 e 7/7 così come avrebbe fatto una guida in presenza, è una cosa fantastica; certo il rapporto umano è penalizzato, ma sicuramente in una seconda visita l'ospite cercherà qualcosa di più approfondito e quindi contatterà la persona e non un sito internet. Sono due servizi e fenomeni che devono convivere e che sicuramente contribuiscono alla promozione e conoscenza di cose, luoghi e persone.    

Tag: Teging, Paola Puzzovio, Michele Capone, Gravina, Puglia, Regione Puglia

Autore: megazine@megmarket.it 

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