Buono come il Pane di Altamura

Il pane pugliese è una garanzia italiana, ogni località ha la sua pagnotta tipica

Buono come il Pane di Altamura

Il pane accompagna l’uomo da sempre.

Fuoco, aria, acqua e terra: i quattro elementi si uniscono per creare il cibo per eccellenza, che accompagna l’uomo dall’alba dei tempi, quando da nomade cacciatore si fermò e iniziò a coltivare i primi cereali.

Lo troviamo in ognuna delle civiltà mediterranee, per secoli fonte primaria dell’alimentazione familiare di gran parte della popolazione.

Guardato con sospetto nella moderna epoca delle diete, il pane è oggi tornato protagonista delle nostre tavole, con rivisitazioni gourmet e miscele di farine del benessere.

In Italia, dove il pane non può mai mancare a ogni pasto, sono davvero molti i musei che raccontano la storia di questo prodotto, diversa per ogni regione.

E non mancano gli itinerari gourmet che ci portano alla sua scoperta, come quello in Puglia, la regione chiamata il Granaio d’Italia.

Sul famoso Tavoliere delle Puglie si produce infatti il 22 per cento di tutto il grano duro nazionale.

Il Pane Pugliese è una garanzia e ogni località ha la sua pagnotta tipica, impastata con grano duro (quello che si usa per la pasta) o con grano tenero. L’itinerario va alla scoperta di alcuni pani del Parco Nazionale del Gargano.

L’area comprende 18 Comuni e ciascuno di loro ha la propria ricetta.

Una delle pagnotte più famose è il Pane di Altamura. Grazie all’impiego di semole rimacinate di varietà di grano duro coltivate nei territori dei comuni della Murgia, ha ottenuto la DOP.

C’è poi il pane di Monte Sant’Angelo, uno dei quattro siti pugliesi che fanno parte del patrimonio Unesco. Si narra che nelle vicine grotte, dedicate al culto di San Michele Arcangelo, i pellegrini diretti in Terra Santa si fermassero per riposare e per rifocillarsi con le pagnotte locali che pesavano fino a dieci chili.

A pochi minuti da San Giovanni Rotondo, il pane di San Marco in Lamis rappresenta la vera essenza della qualità artigianale.

Qui si usa ancora un antico lievito madre e le pagnotte vengono cotte con tecniche altrove dimenticate, ad esempio negli alti tegami.

Ultima tappa dell’itinerario alla scoperta del pane pugliese è Mattinata, dove la tradizione contadina ripropone la ricetta del pane con l’aggiunta delle patate.

Il risultato è una pagnotta dall’interno particolarmente soffice e dalla crosta croccante.

Autore: M. N. megazine@megmarket.it

Tags: farina, Puglia, pane, panetteria, San Giovanni Rotondo, Padre Pio, Altamura, San Marco in Lamis, Mattinata, Terra Santa, Monte Sant'Angelo, San Michele Arcangelo

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