2022: per la FAO è l'Anno Internazionale della Pesca e dell’Acquacoltura Artigianali

L'API, Associazione Piscicoltori Italiani di Confagricoltura, dedica il proprio calendario alle donne per celebrare il ruolo femminile all’interno del comparto

2022: per la FAO è l'Anno Internazionale della Pesca e dell’Acquacoltura Artigianali

Antonella, Maria, Teresa, Anna, Lucilla, Paola: sono alcune donne che prestano il volto al calendario 2022 dell’API, l’Associazione Piscicoltori Italiani di Confagricoltura, che ha voluto celebrare il ruolo femminile all’interno del comparto.

La scelta ricade in occasione dell’Anno Internazionale della Pesca e dell’Acquacoltura Artigianali proclamato dalla FAO per il 2022 e pone attenzione alla figura della donna in un settore produttivo ancora fortemente maschile. 

“In Italia – afferma l’economista della pesca Maria Cozzolino - la presenza femminile sfiora appena il 9%, rispetto a una media europea di quasi il 25%, ed è per lo più impiegata in lavori di ufficio, con una professionalizzazione medio-alta rispetto a oltre il 73% degli occupati maschi; questi ultimi, invece, hanno un livello di scolarizzazione al di sotto della media europea”.

Nelle fasi di trasformazione le donne rappresentano invece quasi la metà degli addetti. L’acquacoltura in Italia  occupa oltre 15.000 persone – evidenzia l’API - e ogni occupato crea tre posti di lavoro nell’indotto.

Le fotografie del calendario intendono dare voce a tutte le donne che lavorano nell’acquacoltura italiana garantendo valore a una filiera che ha raggiunto livelli di eccellenza consolidati per qualità della produzione, sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare.

“L’Associazione – spiega il presidente dell’API, Pier Antonio Salvador - ha scelto di raccontare il comparto, declinandolo attraverso una comunicazione esperienziale veicolata da immagini che ripercorrono l’evoluzione del settore, storicamente incardinato nelle radici di intere regioni italiane, impregnato nel DNA di generazioni di persone, e che oggi è giovane, dinamico e anche più rosa”.

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